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Il libro breve ma denso di Fishbane tratta degli aspetti di morte e desiderio che nella speculazione rabbinica divengono elementi fondanti della ricerca spirituale. Il "bacio di Dio" culmine di quella ricerca e sigillo del giusto rappresenta l'ultimo viaggio del mistico che muore in uno stato di rapimento spirituale dopo aver raggiunto la perfezione interiore: l'immagine del bacio è tratta dal Cantico dei Cantici (1 9: "Oh se lui mi baciasse con i baci della sua bocca") e viene associata alla morte del giusto attraverso un'interpretazione letterale della morte di Mosè avvenuta "per bocca di Dio" (Dt 34 5). L'esegesi combinata di altri passi biblici ritenuti centrali dai maestri della mistica ebraica ha rafforzato nel corso dei secoli la tradizione del bacio di Dio inteso come morte materiale o mistica di colui che ama Dio "con tutta la sua anima" e a Dio si congiunge nel supremo distacco dalle cose terrene. Tuttavia la morte stessa diviene un concetto suscettibile di molteplici interpretazioni e su questo si esercita la sapienza ebraica di ogni tempo. Il libro nella seconda metà affronta tale questione. Difatti se è possibile spegnersi in un'estasi spinta all'estremo oppure morire martiri – anzi le due cose spesso si sovrappongono – risultano praticabili anche percorsi alternativi di santificazione che attraverso un processo di ritualizzazione consentono al devoto di "morire" sostituendo lo studio della Torah o l'esercizio della preghiera alla morte fisica vera e propria. L'autore costruisce un discorso esegetico fine e articolato partendo da una notevole quantità di testi di periodi storici lontani fra loro. A dire il vero la preoccupazione storica che tanto ci fece amare Gershom Scholem non trova spazio in un questo libro che risponde piuttosto a un proposito di approfondimento etico per quanto espresso con profonda erudizione. La lettura della fonti si appoggia sul perno tematico della morte mistica sacrificando in qualche modo la contestualizzazione storica dei risultati dell'indagine; del resto lo scopo dell'autore è piuttosto quello di fornire una comprensione interna della spiritualità mistica di per sé tendente all'astoricità. In tal senso il libro è efficace.
Fabrizio Vecoli
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