Dal 2 luglio 1961, il nome di Giancarlo Baghetti è legato a un record mai più battuto nella storia della Formula 1: la vittoria al debutto in un Gran Premio valido per il Campionato del Mondo. Baghetti aveva 27 anni, guidava una Ferrari '156' semi-ufficiale ed ha raggiunto il successo in uno degli appuntamenti più prestigiosi dell'epoca: il GP di Francia sul difficile e velocissimo circuito di Reims. Ce n'era abbastanza per trasformare in un lampo il pilota milanese in un idolo nazionale, grazie anche alla 'copertina' che gli è stata dedicata dal celebre e diffusissimo settimanale popolare "La Domenica del Corriere". Pilota coraggioso, dotato di notevole naturalezza alla guida, oltre che gentiluomo dall'aperta cordialità, nel 1962 Baghetti è diventato pilota ufficiale della Ferrari. Non è stato però un anno fortunato, a causa del periodo di transizione tecnica della Casa di Maranello, come ricorda nella prefazione al volume lo stesso ingegnere Mauro Forghieri, artefice della rinascita del Cavallino. Situazione che ha convinto Baghetti ad accettare l'offerta della neonata Casa ATS, diretta dall'ingegnere Chiti ex-direttore tecnico della Ferrari e con altri ex-dirigenti di Maranello ai posti di comando. Un intreccio semi-romanzesco che purtroppo non ha funzionato e che avrebbe condizionato la carriera di Baghetti, conclusa comunque solo nel 1968. Il passaggio alla ATS aveva comunque indirettamente favorito l'ascesa alla Ferrari di Lorenzo Bandini, contrapposto nell'immaginario popolare a Giancarlo Baghetti: di origini modeste e meccanico d'officina il primo, di estrazione alto-borghese il secondo. In realtà tra loro c'era amicizia e grande rispetto, ma la tragica morte di Bandini al GP di Monaco del '67, guidando una Ferrari, ha definitivamente unito i due piloti in un unico, seppure diverso destino. L'autore del volume è un appassionato che ha effettuato una scrupolosa ricerca prima di affrontare la scrittura (numerose ed inedite le foto "di famiglia") e fondamentali si sono rivelate le testimonianze di Marco, fratello del pilota e della moglie di quest'ultimo, Cristina. È nata così una biografia completa e dettagliata di Giancarlo Baghetti, che parte dagli anni giovanili, attraversa la carriera agonistica - iniziata con le Alfa Romeo nelle categorie Turismo e GT ed 'esplosa' con le monoposto di Formula Junior -, e percorre l'intero periodo successivo, quando Giancarlo si è trasformato in pilota di raid estremi, fotografo dalla notevole sensibilità e quindi in giornalista dell'automobile di chiara competenza. Un ruolo che lo ha portato a coprire la carica di direttore responsabile dell'autorevole settimanale Auto Oggi, prima di lasciarci prematuramente a causa di una grave malattia, nel 1995. Prefazione di Mauro Forghieri.
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