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Tante avventure (e battaglie, sia per mare che per terra. Battaglie non solo quali eventi violenti ma anche quali circostanze che richiedono intelligenza: un aspetto di solito trascurato nei romanzi), humour (fenomenali i topini cocainomani), notevoli gli spunti culturali (tra cui l'aver ricordato la storia dell'Australia britannica, incluso il nome di chi sfruttò la sua posizione di governo per accumulare una colossale fortuna personale sulla pelle degli aborigeni e dei detenuti). Un piccolo neo: il titolo in italiano, meno suggestivo e coerente con gli eventi narrati rispetto al titolo originale inglese.
O'Brian non deve niente a nessuno, tanto meno all'autore di Hornblower. Nonostante gli ovvi paragoni, resta un grandissimo autore e lo conferma con questo libro così diverso, così desolato nella tristezza del bagno penale di Botany Bay, eppure non so accettare che lo si paragoni a Eco, per via della cultura che sfoggia spesso nei suoi libri. Eco è un compiaciuto, O'Brian un amante del vero e del bello, della cultura e dell'arte come della musica e i suoi libri lo testimoniano.
Prosegue la saga di O'Brian dedicata alle avventure del novello Hornblower e del suo fido compare (la vera novità della serie: Forester ha scritto dei libri di mare e di guerra, questi volumi, anche se su un livello minore, ricordano Eco, tanto sono ricchi di colte citazioni che fanno riferimento alla filosofia, alle scienze umanistiche e naturalistiche e alle musiche dell'inizio del XIX secolo). Le uscite sono con il contagocce e neanche il recente film ha rivitalizzato la serie. Anche perchè con il passare degli anni le battaglie e gli scontri a terra e in mare sono più rari e c'è più spazio per la psicologia dei personaggi e gli aspetti intimistici. Per i neofiti che si avvicinano alla serie con il film negli occhi può essere una delusione seguire per pagine e pagine le lente peregrinazioni della Surprise o degli altri vascelli del Comandante Aubrey. D'altro canto la ricchezza di gergo tecnico è tale che la traduzione, pur con il contributo tecnico di un vero lupo di mare è assai difficoltosa: il profano tra terzaroli, carronate e pinacce spesso a stento segue il testo tradotto. Figuriamoci cosa voglia dire renderlo dall'originale ... Forse, esaurita la serie (mancano ormai poche puntate) potrebbero ripescare un'altra grande serie ormai dimenticata e mai tradotta in italiano. Il Lord Ramage di Dudley Pope (da tempo scomparso) ha poco da invidiare ad Horatio o a Jack e, forse, i testi sono un filo meno tecnici e più godibili per il pubblico medio.
Recensioni
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Ritorna Jack Aubrey, protagonista di tanti romanzi dello scrittore di avventure marinaresche Patrick O'Brian, e ora anche del film Master & Commander. Sfida ai confini del mare, interpretato da Russel Crowe.
Su un'isola deserta delle Indie occidentali, l'ultima cosa che ci si aspetta è vedere due squadre d'inglesi giocare a cricket. Eppure è proprio questo il passatempo domenicale a cui si dedica l'equipaggio della nave di Sua Maestà Diane, affondata durante un malaugurato urto contro uno scoglio non segnalato dalle carte. Finita la partita, i marinai torneranno al duro lavoro di costruire ex novo una goletta, con la quale il capitano Aubrey, sempre in compagnia di Stephen Maturin, inseparabile amico, nonché medico, naturalista e agente segreto, spera di riprendere il mare al più presto. Il loro viaggio fino a Giava, in realtà, si rivelerà ancora più avventuroso con l'arrivo dei pirati malesi e di una provvidenziale giunca cinese. E le avventure non avranno termine nel porto di Batavia perché Jack Aubrey ha ogni intenzione di proseguire la sua avventura bellica: inseguire e affondare la fregata francese Cornélie. A questo scopo ottiene dal governatore inglese dell'isola la possibilità di assumere il comando di una nuova nave, un bel veliero olandese in riparazione, che durante i lavori verrà attrezzato a nave da guerra. Le numerose peripezie della missione porteranno Aubrey e Maturin non solo all'appuntamento con il nemico, che culmina in un angoscioso scontro notturno, ma anche all'insperato ritorno sulla "loro" nave: l'amata Surprise, a bordo della quale potranno riprendere il loro viaggio verso Sud. La meta questa volta è il continente australiano, dove la colonia del Nuovo Galles del Sud, con le bellezze naturali dell'entroterra ma anche gli orrori del bagno penale di Botany Bay, riserva loro non poche sorprese
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