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Attenzione, Chiara la bambina protagonista mostra sintomatologia evidente di un disturbo congenito dello spettro autistico. Sebbene vittima anche di maltrattamento da parte della famiglia d'origine, è forzatissimo il tentativo dell'autrice Pedrocco Biancardi di presentare questo caso solo come un esito di abusi e PTSD. Nel libro si legge che la diagnosi di ritardo da neuropatia congenita invero le fu formulata anche dal perito, ma l'autrice snobba questa ipotesi perchè "adultocentrica"(?). Libro aberrante per il tentativo ideologico di pretestare ogni sintomo, anche i più gravi deficit cognitivi e comunicativi, a presunti esiti di trauma psicologico/sessuale. Nelle interpretazioni della psicologa autrice compaiono perfino allusioni a madri frigorifere, le rivelazioni di abuso sessuale poi son raccolte con metodi fortemente suggestivi ed induzioni che ricordano la vecchia "comunicazione facilitata", che una esperta come Pedrocco Biancardi (consigliera nazionale CISMAI) dovrebbe segnalare come del tutto invalidi invece di promuoverli. Insomma, un testo neuropsichiatrico che sembra giunto a noi dagli anni '50 del secolo scorso, quando gli psicoanalisti si interrogavano sulla malattia di Kanner ed Asperger senza possedere le moderne conoscenze neuroscientifiche. Da salvare invece la parte scritta non dalla psicologa bensì dalla madre affidataria, che racconta con passione delle enormi difficoltà educative incontrate con questa bambina, un involontario ma ottimo trattato di psicologia dell'autismo, in cui si illustrano anche le efficaci strategie comunicativo/educative che questi genitori da soli hanno scoperto negli anni, ad es. per regolare le emozioni di inizio e fine attività, o per insegnare la durata del tempo tramite le canzoni. Spiace che, invece delle psicoterapie antiabuso, a questi bravi genitori affidatari non siano stati insegnati metodi psicoeducativi come ABA e TEACCH, risparmiando loro lo sforzo inutile di doverseli reinventare di sana pianta.
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