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Bergamino, Gianni \ Fenzi, Pier Giuseppe, Guerre stellari. Epica di fine millennio, Puntozero, 1999
Livraghi, Enrico (a cura di), La carne e il metallo. Visioni, storie, pensiero del cybermondo, Il Castoro , 1999
Menarini, Roy, Il cinema degli alieni, Falsopiano, 1999
recensioni di Marangi, M. L'Indice del 2000, n. 04
Fin dai tempi in cui Méliès proponeva le versioni filmate delle visioni futuribili di Verne, la fantascienza ha affascinato e inquietato generazioni di spettatori, sedotti dall'effetto speciale di vedere il futuro sullo schermo, con le sue creature fantastiche e i nuovi mondi da esplorare. I tre libri qui proposti rendono la molteplicità degli approcci possibili all'interno di tale universo.
Tra le visioni del futuro, uno dei riferimenti d'obbligo è l'epopea lucasiana di Guerre stellari. Il saggio di Bergamino e Fenzi è molto sintetico e dichiara fin dall'introduzione la parzialità dell'analisi, che si concentra su una linea di ricerca ben precisa: Guerre stellari ha ottenuto un grande successo nell'immaginario perché risponde al bisogno di mito e di leggenda dell'uomo contemporaneo, e in qualche modo riveste lo stesso ruolo che in passato avevano avuto i poemi di Omero e Virgilio, le saghe di Artù e dei Nibelunghi.
Il libro curato da Livraghi si confronta invece con l'evoluzione tecnologica, considerando le mutazioni operate nel presente dall'irruzione dell'universo informatico e dei mondi virtuali. L'eterogeneità dei saggi raccolti nel volume assicura una molteplicità di riflessioni critiche ed estetiche, in cui la fiction cinematografica diventa lo strumento privilegiato di indagine, capace di evocare e rispecchiare il cambiamento comunicativo e percettivo sancito dalle nuove tecnologie. Il volume fa interagire il piano della percezione estetica con quello della riflessione concettuale. Tra i vari saggi, sono anche ospitate quattro letture di film ritenuti centrali nell'interazione tra umano e tecnologico: Blade Runner, Strange Days, Crash e Gattaca.
Le inquietudini del presente e le paure per il futuro prossimo si sono spesso incarnate negli alieni, figure chiave di molti film di fantascienza: Menarini sceglie nel suo libro di analizzare il periodo compreso tra il 1968 e il 1998, da 2001: odissea nello spazio fino a Contact, pur con numerosi richiami alla fantascienza degli anni cinquanta, abitata dalla paura dell'altro. Appassionato e stimolante, il libro utilizza il cinema come contenitore di suggestioni critiche, metafore più o meno esplicite, espressioni dell'immaginario: dalle tensioni degli anni settanta all'ambiguità degli anni ottanta, sospesi tra l'ottimismo spielberghiano e le inquietudini più fosche esemplificate da film come Alien o La cosa, per giungere negli anni novanta a una "poetica della nostalgia", che pure si esprime in modi completamente differenti in Independence Day o Mars Attacks!. La seconda parte del volume propone saggi di approfondimento tematici, dedicati alla tetralogia di Alien, alle diverse rappresentazioni dell'ultracorpo e alle diverse accezioni del mostruoso cinematografico.
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