La leggenda del cacciatore furioso e della caccia selvaggia

Si tratta della versione italiana di un libro che risale al 1935, scritto dal folclorista tedesco Karl Meisen (1891-1973), che raccoglie le testimonianze sui motivi folclorici, strettamente imparentati, dell'"esercito spettrale" e della "caccia selvaggia" (quest'ultimo noto a tutti almeno dalla celebre novella di Nastagio degli Onesti nella quinta giornata del Decameron ). Il nucleo di tali motivi, indubbiamente di origine mitica, ha più che probabili rapporti con le antiche divinità ctonie e mantiene costantemente un legame con il mondo dei morti. Meisen - il cui lavoro discende dalla grande tradizione romantica tedesca di studi sul mito e sulle fiabe - ha raccolto un considerevole corpus di testi, dall'antichità greco-romana fino a scrittori del Sei e Settecento e ai proverbi, ma nel quale la parte del leone la fanno gli autori medievali. È nel medioevo, infatti, che i motivi raccolgono le attestazioni più numerose e anche le reinterpretazioni tendenti a limitarne gli aspetti più paganeggianti e oscuri, inserendoli all'interno della dottrina cristiana dell'aldilà o della cultura cortese dell'amore. Alle attestazioni di Meisen, questa traduzione aggiunge in appendice un ulteriore dossier di testi medievali raccolti dalla curatrice e dai suoi collaboratori che rendono ancora più interessante il volume. Della stessa curatrice è anche una breve ma precisa introduzione, che fa il punto sulle varie manifestazioni dei motivi (morfologia, contaminazioni, interpretazioni) e sulla bibliografia in argomento.

WalterMeliga