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Anno edizione: 2024
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paperback 184 9788867235667 Molto buono (Very Good).
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Pubblicato da Søren Kierkegaard nel 1844 sotto lo pseudonimo Haufniensis. Fondamentale è il concetto dell'esistenza come rapporto alla possibilità, da Ek-sistenza (stare fuori) da cui si genera l'Angoscia come sentimento della possibilità. L'angoscia si prova di fronte al nulla della possibilità e la possibilità, in senso esistenziale, oltre che essere una categoria costitutiva del singolo, è per così di dire al di sopra di quella della realtà (Critica a Hegel) . IL singolo nella possibilità percepisce che tutto è possibile, dunque anche e soprattutto quel nulla per cui con un salto è nel peccato, trasgredendo il comando divino, quasi per eliminare la stessa angoscia: all'infinito antepone il finito e la temporalità, alla possibilità la realtà. Così il peccato entra nel mondo, e ogni individuo è un nuovo Adamo che ripete nell'angoscia il peccato. Il problema è che l'angoscia è inaggirabile, perché equivale all'esistenza stessa che è angoscia, cioè sentimento della possibilità. Ma come dirà lo stesso Heidegger, seppure per uno scopo alquanto diverso, l'angoscia ha un ruolo anche positivo perché ci spinge ad assumere la responsabilità della nostra liberta fino a giungere, nella Fede, al rapporto singolare e assoluto con Dio. L'opera è un pò labirintica, sia per le continue critiche ad Hegel, ma anche perché l'autore vuole interpretare il senso della colpa nella cultura pagana ed ebraica, nonché nel demoniaco, rilevando che soltanto il cristianesimo è in un rapporto autentico con l'angoscia e con Dio, al netto di quella teologia speculativa e liberale che pone il peccato solo come elemento negativo e non come un positivo vero e proprio.
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