A soli 25 anni, Veronica Swift ha un curriculum che farebbe invidia ai cantanti jazz più navigati: è stata in tour con Wynton Marsalis e la sua Jazz at Lincoln Center Orchestra, oltre che con Chris Botti; ha collaborato con Michael Feinstein; ha suonato nei jazz club più famosi al mondo (Birdland, Jazz Standard, Dizzy's Club e Jazz Showcase) e nei migliori festival jazz (Monterey, Montreal e Telluride). Veronica ha iniziato a esibirsi fin da bambina con i suoi genitori, entrambi musicisti, e nel 2015 ha raggiunto il secondo posto Thelonious Monk International Jazz Vocals Competition (alle spalle di Jazzmeia Horn). Oggi Veronica Swift presenta “Confessions”, il suo nuovo album e primo lavoro per la Mack Avenue Records e il suo debutto da vero breakout. Nell'album la cantante è accompagnata alternativamente da Benny Green e Emmet Cohen, due dei migliori pianisti jazz delle rispettive generazioni, con i loro rispettivi trii (il bassista David Wong e il batterista Carl Allen per Green, e il bassista Russell Hall e il batterista Kyle Poole per Cohen). Swift mette in mostra la sua voce potente ed espressiva in una selezione di brani molto originale che pesca da pagine meno note del Great American Songbook.)