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Consolatoria, accusatoria, defensoria. Autodifesa di un politico - Francesco Guicciardini - copertina
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Descrizione


Il 1527, con il trionfo di Carlo V e il sacco di Roma, segnò la fine della brillante carriera politica di Guicciardini, travolto dagli eventi e pesantemente accusato di essere al centro di gravi episodi di corruzione e peculato. Le tre orazioni occupano un posto preminente nella storia dell'individualismo europeo e delle memorie autobiografiche.
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Dettagli

1993
8 febbraio 1993
238 p.
9788842041603

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(Firenze 1483 - Santa Margherita in Montici, Arcetri, 1540) storico italiano.La vita Dopo aver esercitato l’avvocatura in varie province toscane, nel 1512 iniziò la carriera politica come ambasciatore della repubblica fiorentina presso Ferdinando il Cattolico: frutto di quell’esperienza furono il Diario di Spagna (1512) e la Relazione di Spagna (1514). Restaurata la signoria medicea, la sua ascesa fu rapidissima: Leone X (Giovanni de’ Medici) lo nominò governatore di Modena (1516) e poi di Reggio e Parma (1517-22); Clemente VII, dopo averlo chiamato alla presidenza della Romagna (1523-26), lo volle luogotenente generale delle truppe pontificie. In tale veste, di fronte alla minaccia di Carlo V, G. propugnò una lega tra gli stati italiani, il papa e il re di Francia, e a Cognac, nel 1526, vide...

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