L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Promo attive (1)
Libro presentato da Arnaldo Colasanti nell’ambito dei titoli proposti dagli Amici della domenica al Premio Strega 2024.Un libro drammatico, come di solito è l’adolescenza di chiunque, ma anche risolutore. Come qualcuno che arrivando per caso in un luogo riesce a riparare un torto che non lo riguarda, ma che lo opprime ugualmente.
Un ragazzo, fra i 12 e 13 anni, una famiglia che si disgrega sotto i suoi occhi, un amico che guarda dalla finestra, un intruso che spezza definitivamente quei legami. Sono questi gli elementi del nuovo romanzo di Giuseppe Aloe. L’uomo che racconta gli avvenimenti è lo stesso ragazzo che li ha vissuti. Ha una voce pacata, a volte malinconica e arrabbiata, e comunque segnata da qualcosa che non riesce a passare. Perché se le cose di prima sono finite, come dice Giovanni nell’Apocalisse, esse continuano a cantilenare nel silenzio della notte, si presentano e scompaiono, parlano, si fanno avanti, e sono spavaldi, i fatti di ieri, spavaldi e portentosi. Una scrittura rabdomantica e spietata che cerca di esplorare quel tempo enigmatico e inesprimibile della giovinezza. In cui l’esuberanza della vita non è altro che la controfaccia della morte. Ci sono i carnefici e le vittime, i partecipi e gli osservatori. Ci sono balconi, finestre, camere diventate vuote, c’è Janelle la mantide religiosa, la sentinella del buio, e c’è Annette, la donna che forse riuscirà a tirar via quell’uomo dalla sua vertigine.
Proposto da Arnaldo Colasanti al Premio Strega 2024 con la seguente motivazione: «È un romanzo feroce, pudico, intelligente, profondo. Il tema generale è la disgregazione dell’esistenza: quello specifico è lo sguardo di un bambino, oggi uomo, che ritorna in quella voragine di sofferenza in cui, tuttavia, palpita la vita. Nella lingua di Aloe tutto è emblematico: ogni passaggio stringe con forza la voce ustionata della giovinezza pensata dal tempo della maturità, dalla soglia dell’enigma. Credo, in tutta onestà, che un romanzo così (mai fatuo e sempre autentico e selvaggio) non possa mancare nell’edizione di quest’anno.»
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore