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In questo libro la letteratura, l'arte, gli usi e costumi della Roma di fine '400 e inizio' 500 e l'architettura si intrecciano. Anzi, proprio l'architettura ha un'importanza fondamentale, perché tutto ruota attorno alla cupola di San Pietro e alla sua costruzione. La trama è avvincente e l'autore ha la grande capacità di descrivere in maniera precisa avvenimenti, sensazioni, luoghi ed oggetti. È un modo alternativo, forse più interessante, di conoscere la storia di San Pietro ed un pezzo della storia di Roma. Consigliatissimo!
Filosofia, arte, storia, poesia, sogni di gloria e passione per l'architettura si mescolano in questo romanzo come i fili di un intricato e bellissimo ricamo. È meraviglioso sedersi a tavola col Magnifico, ascoltare le parole di Landino, Poliziano, Pico della Mirandola e scontrarsi col genio di Michelangelo, Sangallo e Bramante, facendo en passant anche la conoscenza di un certo Raffaello, giovane pittore di Urbino - fatelo venire a Roma e vediamo come dipinge... Mio Dio, incontrare tutti questi geni in un solo romanzo mi ha fatto quasi girare la testa. Ma, ripeto, è stato meraviglioso. E poi la divina commedia, i sonetti di Michelangelo, persino Boccaccio e Petrarca, era da tempo che non leggevo un romanzo così ricco. A mio parere sarebbe stato un capolavoro se l'autore (genio anche lui, questo è fuor di dubbio) avesse usato uno stile diverso, più frizzante, più fresco, non oso dire più agile. Il libro è lungo, troppo lungo. Ogni romanzo ha il suo limite, ci sono libri di duemila pagine meravigliosamente brevi, e libri di cento in cui ce ne sono sempre troppe. Basta conoscere il limite, e non superarlo, e in questo romanzo l'autore l'ha fatto. Per questo forse alcuni lo definiscono noioso. L'ultima parte, poi, dopo la morte di Michelangelo, l'ho trovata un po' strampalata... Bello però l'epilogo, sentenza e epigrafe a memoria dei posteri. Ancora una cosa: ma perché cambiare nel titolo l'originale "cielo" con un immotivato "mondo"? In molti casi non succede, ma in due occasioni nel romanzo si parla espressamente di cupola del cielo, e non trovo che suoni così male... no?
Libro che senz'altro non è facile da leggere, è un libro che richiede impegno. Interessante la descrizione della vita di questi grandi geni e il loro influsso nella vita politica e religiosa del tempo. La ricostruzione è minuziosa, a volte anche troppo filosofica ma appassionante per chi non si sofferma solo sulla trama.
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