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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
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Tre donne. Tre epoche lontane. Un solo destino.
«Scritto con maestria, e ricco di curiosità storiche poco conosciute, il nuovo romanzo di Christiana Moreau è assolutamente imperdibile» – Le Mag du Cine
«Un romanzo profondo e delicato» – L'Avenir du Luxemburg
«Moreau dipinge ritratti femminili perfetti, in un'appassionante ode all'arte e all'Italia» – Télépro
«Il libro più bello degli ultimi anni!» – LaMeuse
Questa storia inizia oggi, a Bruxelles, quando, tra gli oggetti appartenuti alla nonna, Sabrina trova un busto di creta elegantemente scolpito. Ritrae una delle donne più belle di tutti i tempi, Simonetta Vespucci, che si dice sia stata la musa ispiratrice della Venere di Botticelli. Incuriosita da quell'enigma, Sabrina va alla ricerca delle origini di quell'opera, in un viaggio che le cambierà la vita.
Questa storia inizia nel 1952, in Toscana, quando Angela capisce che la sua terra offre solo disoccupazione e miseria. Allora lei e il marito lasciano tutto e partono per il Belgio, dove lui ha trovato lavoro come minatore. C'è solo una cosa che Angela porta con sé: un busto di creta ereditato dalla madre e che da sempre è il suo portafortuna. Quel busto sarà il suo unico conforto nei primi mesi trascorsi al freddo, negli orribili casermoni comuni. L'unica luce nel buio della miniera che minaccia d'inghiottire tutto ciò che ha di più caro.
Questa storia inizia nel 1494, a Impruneta, dove da secoli la famiglia di Costanza fornisce agli artisti la creta migliore. Sebbene lei sappia plasmarla con una maestria senza pari, ha la colpa di essere donna e nessuno l'ha mai accolta come apprendista. Un giorno, però, Costanza tenta il tutto per tutto: si traveste da uomo e scappa a Firenze. In breve tempo, il suo talento le apre le porte della bottega dei fratelli del Pollaiolo, dove, di notte, inizia a lavorare su un progetto segreto. L'opera che sarà il suo capolavoro e la sua rovina.
Questa è la storia di un tesoro che si tramanda di generazione in generazione. È la storia di un legame capace di superare ogni ostacolo. È la storia di tre donne che, grazie a quel legame, troveranno la forza di sfidare il destino e di affrontare la vita con speranza e coraggio.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Questo libro non spicca per lo stile particolare o originale, e neanche per la costruzione o per la trama, assolutamente non a effetto, ma è un buon romanzo. Racconta di quattro donne legate tra loro dal fil rouge di una stupenda statuetta di creta del XV secolo che raffigura Simonetta Vespucci, dipinta e osannata da Botticelli, amata da Poliziano e considerata una delle più belle donne di tutti i tempi. Le protagoniste sono, oltre a Simonetta, Angela, emigrata in Belgio negli Anni Cinquanta, Sabrina, restauratrice dei giorni nostri, e una scultrice fiorentina del XV secolo, Costanza. La scrittura è garbata, si apprendono molte notizie interessanti, si legge con piacere e, di questi tempi, mi sembra davvero molto poterlo dire!
Recensioni
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