(Hong Kong 1918) scrittore francese. Nelle sue opere narrative tratti realistici e spunti satirici si intrecciano in un curioso impasto burlesco: Tamerlano di cuori (Tamerlan des coeurs, 1955), Fuga a Waterloo (Fugue à Waterloo, 1956, nt). Ma O. è soprattutto commediografo, con opere come Il sacrificio del boia (Le sacrifice du bourreau, 1967, nt) e Il vento che viene dall’alto mare (Le vent du large, 1964, nt), in cui cenni di sadismo o di tenerezza non tolgono nulla alla spontaneità del riso; Génousie (1960, nt), una satira dei discorsi dotti e mondani; Vento nei rami di sassofrasso (Du vent dans les branches de sassafras, 1965, nt), un «western da camera», parodia di un genere che è diventato un mito dei nostri tempi. Giochi di parole e aforismi assurdi caratterizzano anche le opere successive, come Il signor Klebs e Rozalie (Mr. Klebs et Rozalie, 1975, nt) o I buoni borghesi (Les bons bourgeois, 1981, nt). Nel 1993 ha pubblicato Exobiographie (nt), un libro volutamente antibiografico di memorie «altrui». Si è poi dedicato alla poesia con raccolte giocose e lievi (Sul ventre delle vedove, Sur le ventre des veuves, 1996; Fantasmi di signorine, donne fatte o disfatte in cerca dell’anima gemella, Fantasmes de demoiselles, femmes faites ou défaites chercant l’âme soeur, 2006, nt).