Juan Gabriel Vásquez è uno degli scrittori colombiani più apprezzati e tradotti della scena letteraria contemporanea. Nato a Bogotá nel 1973, ha saputo imporsi sulla scena internazionale con una narrativa profonda e stratificata, capace di intrecciare memorie individuali e collettive, riflessioni storiche e tensioni morali. Il suo primo successo internazionale, Gli informatori (Ponte alle Grazie, 2009), ha ricevuto importanti riconoscimenti ed è stato indicato dalla rivista “Semana” come uno dei romanzi colombiani più significativi degli ultimi venticinque anni. È stato finalista all’Independent Foreign Fiction Prize e lodato da scrittori come Mario Vargas Llosa e John Banville. Con Storia segreta del Costaguana (Ponte alle Grazie, 2008), raffinato omaggio letterario a Joseph Conrad e affondo nella complessa storia della Colombia, ha vinto il Premio Qwerty a Barcellona e il Premio Fundación Libros & Letras a Bogotá. Il riconoscimento definitivo è arrivato con Il rumore delle cose che cadono (Ponte alle Grazie, 2012), romanzo lucido e dolente che indaga le fratture di un paese segnato dal narcotraffico e dalla violenza. L’opera ha vinto il Premio Alfaguara 2011, l’English PEN Award 2012 e il Premio Gregor von Rezzori-Città di Firenze 2013. Scrittore dalla voce inconfondibile e penetrante, Vásquez ha saputo coniugare eleganza formale e impegno civile, guadagnandosi l’ammirazione di autori come Edmund White e Jonathan Franzen.
Nel corso della sua carriera ha ricevuto due volte il Premio Nacional de Periodismo Simón Bolívar ed è stato insignito del prestigioso Premio Roger Caillois nel 2012, conferito dall'omonima fondazione francese per l’intera opera. Feltrinelli ha pubblicato in Italia Le reputazioni (2014), La forma delle rovine (2016), una nuova edizione di Gli informatori (2020), Voltarsi indietro (2022).