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Giusto, concordo con Alex, poi aggiungo ke è stato il primo cantante in tutto il mondo a girare il primo video musicale, il primo concerto VIA SATELLITE , è stato forse l'unico tra le star importanti sia di ieri che di oggi donava a sconosciuti bisognosi, ai suoi amici dei regali (come le macchine o le case), faceva opere di beneficenza agli ospedali, ai malati, ai bisognosi, ha finanziato il MONUMENTO DEI CADUTI IN GUERRA di Pear Harbor. Ogni mese donava grosse quantità di denaro ai suoi concittadini, non era razzista ed aiutò i neri a cantare ed a incidere dischi negli stessi locali dei bianchi (cosa che era proibita sino ai primi anni 50), ha cantato 800 magnifiche canzoni con tutti i generi musicali esistenti(cosa che un cantante di oggi non sa fare....). Dopo la sua morte la maggior parte degli italiani lo disprezzano (dicendo che era drogato) e non sanno o non si vogliono ricordare tutto quello che ha fatto , ma attribuiscono la bravura ad un cantante di oggi (che non sa fare nulla tranne prendere soldi perchè i giovani 14enni ascoltano canzoni senza senso fatte al computer, che non tramandano più sensazioni ma solo parolacce)
In una, passatemi il termine, "società musicale" dove i vari Vasco Rossi, Robbie Williams, Giorgia, Britney Spears ecc. la fanno da padroni, finalmente qualcuno (in Italia) si ricorda che un giorno di quasi 70 anni fa, in una bettola nella fatiscente periferia di Tupelo, nacque un bambino che avrebbe cambiato il mondo della musica e della società giovanile mondiale... COME NESSUNO MAI AVEVA FATTO E NESSUNO FARA' MAI PIU' ! ! ! "Tupelo? Non era nato a Memphis?" ...questo è ciò che ti senti dire dai più che credono che Elvis sia stato solo "Love me Tender", "Heartbreak Hotel" o "Jailhouse Rock" ignorando le altre 800 (ottocento!!!) canzoni del suo repertorio... Ignorando quello che ha fatto in vita: centinaia e centinaia di concerti tutti sold out. Ignorando ciò che "sta facendo ora che è morto da quasi 30 anni": frequenti uscite di album, hits, alternate tape inediti, promo, bootleg soundboard e audience sound, dischi d'oro e dischi di platino, concerti virtuali in tour mondiali anch'essi sold out... La forza del libro - che ho trovato bello, schietto, preciso e diretto - sta nell'idea "post-pionieristica" di proporre/riproporre all'attenzione della "massa musicale italiana" un mito dimenticato, con un volume che in se stesso propone molte notizie ma che, in quanto volutamente lacunoso e riassuntivo, dovrebbe essere preso come uno stimolo all'approfondimento sulla vita e sul lavoro di una persona che se non fosse esistita 50 anni fa, oggi la musica non sarebbe così come la conosciamo. Una sorta di "canto del cigno" che ci ricorda che, come dissero i Beatles al funerale del Re del R'N'R', "Prima di lui il nulla, dopo di lui il nulla"... perciò... ascoltiamo il cigno cantare!!!
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