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Come prima impressione questo libro mi è sembrato molto "DISORDINATO" perchè prima parla di Padre Pio , poi della Sindone e infine dei Templari.Lo penalizzo un pò per questo. Naturalmente non mi aspettavo un finale del genere...Diciamo che non mi ha stupito il fatto che il Papa aveva cercato di scagionare i Templari anche perchè ho un libro a riguardo; e poi della Sindone, anche qui ho un libro in merito...e una premessa:anchio penso che quella esposta a Torino sia una copia. comunque quello che mi ha stupito è questo VINO che messo a contatto con il sangue della Sindone si sia trasformato in sangue puro ,umano! Molto bello io trovo,questo approccio di amicizia intensa che a Don Blobo con il giornalista . e mi ha molto colpito quando don Blobo alla fine ha ritrovato la fede che aspettava da tanto tempo.
Gli argomenti trattati nel libro sono senz'altro tra i più utilizzati nei romanzi o thriller storici degli ultimi anni: i Templari, la sacra Sindone, sette esoteriche più o meno segrete, la Chiesa con tutte le sue sfaccettature, i quesiti sulla natura di Dio, solo umana piuttosto che anche divina. Il protagonista è un prete un pò improbabile anche se tutto sommato simpatico, con tanti dubbi in merito alla propria fede, molto sensibile al fascino femminile (praticamente tutte le protagoniste femminili hanno il potere di attrarlo), che nella parte finale del racconto si trasforma in uno Sherlock Holmes dal fiuto eccezionale. Del resto il libro, che pure presenta alcune situazioni non sufficientemente chiarite, si fa leggere volentieri, soprattutto nella seconda parte, e l'idea del sangue "vivificato" mi pare interessante e originale. Se per i voti esistessero i mezzi punti sarebbe un tre e mezzo, arrotondato a quattro per simpatia verso un autore che nei suoi romanzi approfondisce argomenti e periodi storici dal mio punto di vista molto interessanti.
Una delusione. Mi aspettavo ben altro. Dialoghi molto banali, troppe e dico troppe volte vengono usati i puntini di sospensione, quasi allo sfinimento. Questo solo per il modo di scrivere. La storia potrebbe esserci, ma troppe cavolate sono state scritte. Manca un vero e proprio colpo di scena. Poi, in maniera ridicola, escono fuori i colpevoli(molto scontato chi sono) e non viene detto il come sono stati scoperti. Ad un paio di pagine dalla fine viene detto il responsabile. Ma come si è arrivati alla soluzione è un vero mistero. Sconsigliato davvero. Sono ben altri i bei romanzi thriller.
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