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È stato annunciato il Premio Nobel per la Letteratura: ha vinto Han Kang.
La scrittrice è stata premiata "Per la prosa intensamente poetica che si confronta con i traumi storici e che rivela la fragilità della vita umana".
Scopri tutti i vincitori del prestigioso Nobel per la Letteratura delle edizioni precedenti e gli autori che avremmo voluto premiare!
Da Rudyard Kipling a Hermann Hesse: scopri i grandi capolavori dei Premi Nobel del passato
Scopri gli autori che avremmo voluto premiare
Non solo letteratura: scopri chi si è aggiudicato il Premio nelle diverse sezioni
7 ottobre 2024 - Assegnazione del Premio Nobel per la Medicina:
Il premio è stato conferito a Victor Ambros e Gary Ruvkun "per la loro scoperta del microRNA e del suo ruolo nella maturazione dell’mRNA"
8 ottobre 2024 - Assegnazione del Premio Nobel per la Fisica:
Il premio è stato conferito a John Hopfield e Geoffrey E. Hinton "per le scoperte e le invenzioni fondamentali che consentono l’apprendimento automatico con reti neurali artificiali"
9 ottobre 2024 - Assegnazione del Premio Nobel per la Chimica:
Il premio è stato conferito a Davide Baker, Damis Hassabis e John M. Jumper "per le loro scoperte e invenzioni fondamentali che consentono l’apprendimento automatico con reti neurali artificiali"
10 ottobre 2024 - Assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura:
Il premio è stato conferito a Han Kang "per la prosa intensamente poetica che si confronta con i traumi storici e che rivela la fragilità della vita umana"
11 ottobre 2024 - Assegnazione del Premio Nobel per la Pace:
Il premio è stato conferito all'organizzazione giapponese Nihon Hidankyo "per i suoi sforzi a favore di un mondo libero dalle armi nucleari"
14 ottobre 2024 - Assegnazione del Premio Nobel per l'Economia:
Il premio è stato conferito a Daron Acemoglu, Simon Johnson e James A. Robinson "per i loro studi su come le istituzioni si formano e impattano sulla prosperità delle nazioni"
Scopri le motivazioni con cui grandi autori si sono aggiudicati il riconoscimento
1901 - Sully Prudhomme (Francia): “in riconoscimento della sua composizione poetica, che dà prova di un alto idealismo, perfezione artistica ed una rara combinazione di qualità tra cuore ed intelletto”
1902 - Theodor Mommsen (Germania): “al più grande maestro vivente della scrittura storica, con speciale riferimento al suo maggior lavoro, Storia di Roma”
1903 - Bjørnstjerne Bjørnson (Norvegia): “un tributo alla sua nobile, magnifica e versatile poeticità, con la quale si è sempre distinto per la chiarezza della sua ispirazione e la rara purezza del suo spirito”
1904 - Frédéric Mistral (Francia): “in riconoscimento della chiara originalità e della vera ispirazione della sua produzione poetica, che splendidamente riflette gli scenari naturali e lo spirito nativo del suo popolo, e, in aggiunta, al suo importante lavoro come filologo provenzale”
1904 - José Echegaray y Eizaguirre (Spagna): “in riconoscimento delle numerose e brillanti composizioni che, in maniera individuale ed originale, hanno fatto rivivere la grande tradizione del dramma spagnolo”
1905 - Henryk Sienkiewicz (Polonia): "per i suoi notevoli meriti come scrittore epico”
1906 - Giosuè Carducci (Italia): “non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all'energia creativa, alla purezza dello stile ed alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica”
1907 - Rudyard Kipling (Regno Unito): “in considerazione del potere dell'osservazione, dell'originalità dell'immaginazione, la forza delle idee ed il notevole talento per la narrazione che caratterizzano le creazioni di questo autore famoso nel mondo”
1908 - Rudolf Christoph Eucken (Germania): “in riconoscimento della sua seria ricerca della verità, il suo potere di penetrare il pensiero, la sua enorme capacità di visione, il calore e la forza delle sue opere con le quali ha trasmesso una filosofia idealistica della vita”
1909 - Selma Lagerlöf (Svezia): “per l'elevato idealismo, la vivida immaginazione e la percezione spirituale che caratterizzano le sue opere”
1910 - Paul Johann Ludwig Heyse (Germania): “un tributo alla consumata capacità artistica, permeata dall'idealismo, che egli ha dimostrato durante la sua lunga carriera produttiva come poeta lirico, drammaturgo, novellista e scrittore di storie brevi famose nel mondo”
1911 - Maurice Polidore Marie Bernhard Maeterlinck (Belgio): “per le sue molte attività letterarie, specialmente per la sua opera drammatica, che si distinguono per la ricchezza d'immaginazione e la poetica fantastica, che rivela, a volte sotto forma di favola, una profonda ispirazione, mentre in un modo misterioso si rivolge ai sentimenti propri del lettore e ne stimola l'immaginazione”
1912 - Gerhart Hauptmann (Germania): “in riconoscimento della sua fertile, varia ed eccelsa produzione nella sfera dell'arte drammatica”
1913 - Rabindranath Tagore (India Britannica): “per la profonda sensibilità, per la freschezza e bellezza dei versi che, con consumata capacità, riesce a rendere nella sua poeticità, espressa attraverso il suo linguaggio inglese, parte della letteratura dell'ovest”
1914 - Non assegnato
1915 - Romain Rolland (Francia): “un tributo all'elevato idealismo della sua produzione letteraria, alla comprensione ed all'amore per la verità con le quali ha descritto i diversi tipi di esistenza umana"
1916 - Carl Gustaf Verner von Heidenstam (Svezia): “in riconoscimento della sua importanza come esponente rappresentativo di un nuovo tempo nella nostra letteratura”
1917 - Karl Adolph Gjellerup (Danimarca): “per la sua varia e ricca poeticità, ispirata da elevati ideali”
1917 - Henrik Pontoppidan (Danimarca): “per le sue reali descrizioni della vita moderna in Danimarca”
1918 - Non assegnato
1919 - Carl Spitteler (Svizzera): “in riconoscimento al suo poema epico, Olympischer Frühling”
1920 - Knut Hamsun (Norvegia): “per il suo monumentale lavoro, Il risveglio della Terra”
1921 - Anatole France (Francia): “in riconoscimento della sua brillante realizzazione letteraria, caratterizzata da nobiltà di stile, profonda comprensione umana, grazia, e vero temperamento gallico”
1922 - Jacinto Benavente (Spagna): “per il felice metodo col quale ha proseguito la tradizione illustre del dramma spagnolo”
1923 - William Butler Yeats (Irlanda): “per la sua poetica sempre ispirata, che con alta forma artistica ha dato espressione allo spirito di un'intera nazione”
1924 - Władysław Stanisław Reymont (Polonia): “per il suo grande romanzo epico, I contadini”
1925 - George Bernard Shaw (Regno Unito): “per il suo lavoro intriso di idealismo ed umanità, la cui satira stimolante è spesso infusa di una poetica di singolare bellezza”
1926 - Grazia Deledda (Italia): “per la sua ispirazione idealistica, scritta con raffigurazioni di plastica chiarezza della vita della sua isola nativa, con profonda comprensione degli umani problemi”
1927 - Henri Bergson (Francia): “in riconoscimento delle sue ricche e animate idee e della brillante capacità con la quale ha saputo esprimerle”
1928 - Sigrid Undset (Norvegia): “principalmente per la sua imponente descrizione della vita nordica durante il medioevo”
1929 - Thomas Mann (Germania): “principalmente per i suoi grandi romanzi I Buddenbrook e La montagna incantata”
1930 - Sinclair Lewis (Stati Uniti): “per la sua arte descrittiva vigorosa e grafica e per la sua abilità nel creare, con arguzia e spirito, nuove tipologie di personaggi”
1931 - Erik Axel Karlfeldt (Svezia): “la poesia di Erik Axel Karlfeldt”
1932 - John Galsworthy (Regno Unito): “per la sua originale arte narrativa, che trova la sua forma più alta ne La saga dei Forsyte”
1933 - Ivan Alekseevič Bunin (Russia/Francia): “per la precisione artistica con la quale ha trasposto le tradizioni classiche russe in prosa”
1934 - Luigi Pirandello (Italia); “per il suo ardito e ingegnoso rinnovamento dell'arte drammatica e teatrale”
1935 - Non assegnato
1936 - Eugene Gladstone O'Neill (Stati Uniti): “per la forza, l'onestà e le emozioni profondamente sentite dei suoi lavori drammatici, che incarnano un concetto originale di tragedia”
1937 - Roger Martin du Gard (Francia): “per la forza artistica e la verità con la quale ha dipinto il conflitto umano così come gli aspetti fondamentali della vita contemporanea nel suo ciclo di romanzi Les Thibault”
1938 - Pearl Sydenstricker Buck (Stati Uniti): “per le sue ricche e veramente epiche descrizioni della vita contadina in Cina e per i suoi capolavori biografici”
1939 - Frans Eemil Sillanpää (Finlandia): “per la sua profonda comprensione dei contadini del proprio paese e la squisita arte con la quale ha ritratto il loro modo di vivere e la relazione con la natura”
1940 - Non assegnato
1941 - Non assegnato
1942 - Non assegnato
1943 - Non assegnato
1944 - Johannes Vilhelm Jensen (Danimarca): “per la sua fervida immaginazione poetica con la quale ha combinato una intellettuale curiosità e uno stile fresco e creativo”
1945 - Gabriela Mistral (Cile): “per la sua lirica, ispirata da forti emozioni, che ha fatto del suo nome un simbolo delle aspirazioni idealistiche dell'intero mondo latino americano”
1946 - Hermann Hesse (Germania/Svizzera): “per la sua forte ispirazione letteraria coraggiosa e penetrante esempio classico di ideali filantropici ed alta qualità di stile”
1947 - André Gide (Francia): “per la sua opera artisticamente significativa, nella quale i problemi e le condizioni umane sono stati presentati con un coraggioso amore per la verità e con una appassionata penetrazione psicologica”
1948 - Thomas Stearns Eliot (Regno Unito): “per il suo notevole e pionieristico contributo alla poesia contemporanea”
1949 - William Faulkner (Stati Uniti): “per il suo contributo forte e artisticamente unico al romanzo americano contemporaneo”
1950 - Bertrand Russell (Regno Unito): “in riconoscimento ai suoi vari e significativi scritti nei quali egli si erge a campione degli ideali umanitari e della libertà di pensiero”
1951 - Pär Fabian Lagerkvist (Svezia): “per il suo vigore artistico e per l'indipendenza del suo pensiero con cui cercò, nelle sue opere, di trovare risposte alle eterne domande che l'umanità affronta”
1952 - François Mauriac (Francia): “per il profondo spirito e l'intensità artistica con la quale è penetrato, nei suoi romanzi, nel dramma della vita umana”
1953 - Winston Churchill (Regno Unito): “per la sua padronanza delle descrizioni storiche e biografiche, nonché per la brillante oratoria in difesa ed esaltazione dei valori umani”
1954 - Ernest Hemingway (Stati Uniti): “per la sua maestria nell'arte narrativa, recentemente dimostrata con Il vecchio e il mare e per l'influenza che ha esercitato sullo stile contemporaneo”
1955 - Halldór Laxness (Islanda): “per la vivida potenza epica con la quale ha rinnovato la grande arte narrativa dell'Islanda”
1956 - Juan Ramón Jiménez (Spagna/Porto Rico): “per la sua poesia piena di slancio, che costituisce un esempio di spirito elevato e di purezza artistica nella lingua spagnola”
1957 - Albert Camus (Francia): “per la sua importante produzione letteraria, che con perspicace zelo getta luce sui problemi della coscienza umana nel nostro tempo”
1958 - Boris Pasternak (URSS): “per i suoi importanti risultati sia nel campo della poesia contemporanea che in quello della grande tradizione epica russa” (rifiutato su pressione del regime sovietico)
1959 - Salvatore Quasimodo (Italia): “per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”
1960 - Saint-John Perse (Francia): “per il volo sublime ed il linguaggio evocativo della sua poesia che in modo visionario riflette gli stati del nostro tempo”
1961 - Ivo Andrić (Jugoslavia): “per la forza epica con la quale ha tracciato temi e descritto destini umani tratti dalla storia del proprio Paese”
1962 - John Steinbeck (Stati Uniti): “per le sue scritture realistiche ed immaginative, unendo l'umore sensibile e la percezione sociale acuta”
1963 - Giorgos Seferis (Grecia): “per i suoi scritti eminentemente lirici, ispirati da un profondo legame con il mondo della cultura ellenica”
1964 - Jean-Paul Sartre (Francia): “per la sua opera che, ricca di idee e pregna di spirito di libertà e ricerca della verità, ha esercitato un'influenza di vasta portata nel nostro tempo” (rifiutato)
1965 - Michail Aleksandrovič Šolochov (URSS): “per la potenza artistica e l'integrità con le quali, nella sua epica del Don, ha dato espressione a una fase storica nella vita del popolo russo”
1966 - Shmuel Yosef Agnon (Israele): “per la sua arte narrativa profondamente caratteristica con i temi della vita della gente ebrea”
1966 - Nelly Sachs (Germania/Svezia): “per la sua scrittura lirica e drammatica eccezionale, che interpreta il destino d'Israele con resistenza commovente”
1967 - Miguel Ángel Asturias (Guatemala): “per i suoi vigorosi risultati letterari, profondamente radicati nei tratti distintivi e nelle tradizioni degli Indiani dell'America Latina”
1968 - Yasunari Kawabata (Giappone): “per la sua abilità narrativa, che esprime con grande sensibilità l'essenza del pensiero giapponese”
1969 - Samuel Beckett (Irlanda): “per la sua scrittura, che - nelle nuove forme per il romanzo ed il dramma - nell'abbandono dell'uomo moderno acquista la sua altezza”
1970 - Aleksandr Isaevič Solženicyn (URSS): “per la forza etica con la quale ha proseguito l'indispensabile tradizione della letteratura russa”
1971 - Pablo Neruda (Cile): “per una poesia che con l'azione di una forza elementare porta vivo il destino ed i sogni del continente”
1972 - Heinrich Böll (Germania Ovest): “per la sua scrittura che con la relativa combinazione di vasta prospettiva sul suo tempo e di un'abilità sensibile nella descrizione ha contribuito ad un rinnovamento della letteratura tedesca”
1973 - Patrick White (Australia): “per un'arte narrativa epica e psicologica che ha introdotto un nuovo continente nella letteratura”
1974 - Eyvind Johnson (Svezia): “per un'arte narrativa, lontana da vedersi negli anni e nei paesi, al servizio della libertà”
1974 - Harry Martinson (Svezia): “per una scrittura che cattura le gocce di rugiada e riflette il cosmo”
1975 - Eugenio Montale (Italia): “per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni”
1976 - Saul Bellow (Canada/Stati Uniti): “per la sensibilità umana e la sottile analisi della cultura contemporanea che si trovano combinati nella sua opera”
1977 - Vicente Aleixandre (Spagna): “per una scrittura poetica creativa che illumina la condizione dell'uomo nell'universo e nella società attuale, allo stesso tempo rappresentando il grande rinnovamento delle tradizioni della poesia spagnola tra le guerre”
1978 - Isaac Bashevis Singer (Stati Uniti): “per la sua veemente arte narrativa che, radicata nella tradizione culturale ebraico-polacca, fa rivivere la condizione umana universale”
1979 - Odysseas Elytīs (Grecia): “per la sua poesia, che, contro lo sfondo di tradizione greca, dipinge con forza e chiarezza intellettuale la lotta dell'uomo moderno per la libertà e la creatività”
1980 - Czesław Miłosz (Polonia): “che con voce chiara e lungimirante espone la condizione degli uomini in un mondo di gravi conflitti”
1981 - Elias Canetti (Bulgaria/Regno Unito): “per i suoi lavori caratterizzati da un'ampia prospettiva, ricchezza di idee e potere artistico”
1982 - Gabriel García Márquez (Colombia): “per i suoi romanzi e racconti, nei quali il fantastico e il realistico sono combinati in un mondo riccamente composto che riflette la vita e i conflitti di un continente”
1983 - William Golding (Regno Unito): “per i suoi romanzi che, con l'acume di un'arte narrativa realistica e la diversità e universalità del mito, illuminano la condizione umana nel mondo odierno”
1984 - Jaroslav Seifert (Cecoslovacchia): “per la sua poesia che, dotata di freschezza, sensualità ed inventiva, fornisce un'immagine di liberazione dello spirito e della versatilità indomita dell'uomo”
1985 - Claude Simon (Francia): “che nei suoi romanzi fonde la creatività del poeta e del pittore nella profonda conoscenza del tempo e la descrizione della condizione umana”
1986 - Wole Soyinka (Nigeria): “che in un'ampia prospettiva culturale e con una poetica fuori dagli schemi mostra il dramma dell'esistenza”
1987 - Iosif Aleksandrovič Brodskij (Russia/Stati Uniti): “per una condizione di scrittore esauriente, denso di chiarezza di pensiero e di intensità poetica”
1988 - Nagib Mahfuz (Egitto): “che, attraverso gli impianti ricchi di sfumatura - ora con limpide vedute realistiche, ora evocativamente ambiguo - ha formato un'arte narrativa araba che si applica a tutta l'umanità”
1989 - Camilo José Cela (Spagna): “per una prosa ricca ed intensa, che con la pietà trattenuta forma una visione mutevole della vulnerabilità dell'uomo”
1990 - Octavio Paz (Messico): “per una scrittura appassionata, dai larghi orizzonti, caratterizzata da intelligenza sensuale e da integrità umanistica”
1991 - Nadine Gordimer (Sudafrica): “che con la sua scrittura epica magnifica - nelle parole di Alfred Nobel - è stata di notevole beneficio all'umanità”
1992 - Derek Walcott (Saint Lucia): “per un'apertura poetica di grande luminosità, sostenuto da una visione storica, il risultato di un impegno multiculturale”
1993 - Toni Morrison (Stati Uniti): “che in racconti caratterizzati da forza visionaria e rilevanza poetica dà vita ad un aspetto essenziale della realtà statunitense”
1994 - Kenzaburō Ōe (Giappone): “che con forza poetica crea un mondo immaginario in cui vita e mito si condensano per formare uno sconcertante ritratto dell'attuale condizione umana”
1995 - Séamus Heaney (Irlanda): “per gli impianti di bellezza lirica e di profondità etica, che esaltano i miracoli giornalieri e la vita passata”
1996 - Wisława Szymborska (Polonia): “per la poesia che con ironica precisione permette al contesto storico e biologico di venire alla luce in frammenti di realtà umana”
1997 - Dario Fo (Italia): “seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”
1998 - José Saramago (Portogallo): “che con parabole sostenute da immaginazione, compassione e ironia ci permette ancora una volta di afferrare una realtà elusiva”
1999 - Günter Grass (Germania): “le cui giocose fiabe ritraggono la faccia dimenticata della storia”
2000 - Gao Xingjian (Cina/Francia): “per un'opera dal valore universale, intuito pungente e ingegnosità linguistica che hanno aperto nuove strade al romanzo e al teatro cinese”
2001 - Vidiadhar Surajprasad Naipaul (Trinidad e Tobago/Regno Unito): “per aver unito una descrizione percettiva ad un esame accurato incorruttibile costringendoci a vedere la presenza di storie soppresse”
2002 - Imre Kertész (Ungheria): “per una scrittura che sostiene l'esperienza fragile dell'individuo contro l'arbitrarietà barbarica della storia”
2003 - John Maxwell Coetzee (Sudafrica): “che in innumerevoli maschere ritrae il sorprendente coinvolgimento dello straniero”
2004 - Elfriede Jelinek (Austria): “per il flusso melodico di voci e controvoci in romanzi e testi teatrali, che con estremo gusto linguistico rivelano l'assurdità dei cliché sociali e il loro potere”
2005 - Harold Pinter (Regno Unito): “perché nelle sue commedie [egli] scopre il baratro che sta sotto le chiacchiere di tutti i giorni e spinge ad entrare nelle stanze chiuse dell'oppressione”
2006 - Orhan Pamuk (Turchia): “perché nel ricercare l'anima malinconica della sua città natale, ha scoperto nuovi simboli per rappresentare scontri e legami fra diverse culture”
2007 - Doris Lessing (Regno Unito): “cantrice dell'esperienza femminile, che con scetticismo, fuoco e potere visionario ha messo sotto esame una civiltà divisa”
2008 - Jean-Marie Gustave Le Clézio (Mauritius/Francia): “autore di nuove partenze, avventura poetica ed estasi sensuale, esploratore di un'umanità al di là e al di sotto della civiltà regnante”
2009 - Herta Müller (Romania/Germania): “con la concentrazione della poesia e la franchezza della prosa ha rappresentato il mondo dei diseredati”
2010 - Mario Vargas Llosa (Perù/Spagna): “per la sua cartografia delle strutture del potere e per la sua immagine della resistenza, della rivolta e della sconfitta dell'individuo”
2011 - Tomas Tranströmer (Svezia): “attraverso le sue immagini dense e nitide, ha dato nuovo accesso alla realtà”
2012 - Mo Yan (Cina): “che con un realismo allucinatorio fonde racconti popolari, storia e contemporaneità”
2013 - Alice Munro (Canada): “maestra del racconto breve contemporaneo”
2014 - Patrick Modiano (Francia): “per l'arte della memoria con la quale ha evocato i destini umani più inafferrabili e scoperto il mondo della vita dell'occupazione”
2015 - Svjatlana Aleksievič (Bielorussia): “per la sua opera polifonica, un monumento alla sofferenza e al coraggio nel nostro tempo”
2016 - Bob Dylan (Stati Uniti): “per aver creato nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione della canzone americana”
2017 - Kazuo Ishiguro (Giappone/Regno Unito): “che, in romanzi di grande forza emotiva, ha scoperto l'abisso sotto il nostro illusorio senso di connessione con il mondo”
2018 - Olga Tokarczuk (Polonia): “per un'immaginazione narrativa che con passione enciclopedica rappresenta l'attraversamento dei confini come forma di vita”
2019 - Peter Handke (Austria): “per un lavoro influente che con ingegnosità linguistica ha esplorato la periferia e la specificità dell'esperienza umana”
2020 - Louise Glück (Stati Uniti): “per la sua inconfondibile voce poetica che con l'austera bellezza rende universale l'esistenza individuale"
2021 - Abdulrazak Gurnah (Zanzibar): “per la sua intransigente e profonda analisi degli effetti del colonialismo e del destino del rifugiato nel golfo tra culture e continenti"
2022 - Annie Ernaux (Francia): “per il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale"
2023 - Jon Fosse (Norvegia): “per le sue opere teatrali e la prosa innovative che danno voce all'indicibile"
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