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Anno edizione: 2020
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La Factory è uno stabilimento di animali sottoposti alla più grigia routine produttiva.
Da molte stagioni Scorza, un ratto solitario, ha scoperto il modo di entrarvi, aprendosi un varco in una grata di ferro arrugginito. È così che riesce a rubare il foraggio destinato agli animali d’allevamento. La Factory è diventata la sua dispensa privata: cibo a volontà e tepore anche in inverno. Ma un giorno il ratto cade sul tapis roulant che riempie i trogoli e si ritrova muso a muso con A550, un vitello chiazzato da una macchia bianca proprio al centro della fronte. Scorza scopre così che quel corpo fumante di vapore è in grado di parlare e di provare emozioni. È l’inizio di un’amicizia e l’amicizia, si sa, fa la rivoluzione.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Iniziamo dicendo che dopo aver letto la trama, oltre ad essere molto curiosa di leggere questo libro, mi aspettavo una specie di mash up tra Ratatouille (il film della Disney, non la pietanza) e La fattoria degli animali di Orwell, uno dei miei libri preferiti in assoluto. In realtà, quello che ho trovato è stato qualcosa di abbastanza diverso, anche se purtroppo Ratatouille è rimasto predominante nella mia mente. Nonostante il libro sia molto breve si assiste ad un’evoluzione dei personaggi principali, in particolare di Scorza, che da ratto indifferente ed interessato solo a riempirsi la pancia e rimanere al caldo per l’inverno diventa un “ratto impegnato”. Il passaggio è graduale, anche se ovviamente sono necessari dei salti temporali — che però ho trovato molto azzeccati per il tipo di storia. Questa sua evoluzione avviene anche grazie ai suoi amici, che rappresentano i bambini, ed è sempre bello vedere come giovani e adulti possano influenzarsi positivamente a vicenda e insegnare cose gli uni agli altri. È una cosa che spesso avviene nella vita (basti pensare al rapporto tra nonni e nipoti), ma che raramente si trova nei libri per bambini.
3,5 stelle La storia scorre in modo fluido e delicato. Il lettore si sente subito coinvolto dai poveri animali che sono imprigionati nella Factory, ignari del mondo di fuori e del loro destino. Scorza è un protagonista particolare che potrebbe suscitare rabbia al lettore per il suo egoismo. Un topolino combattuto tra il pensare solo a se stesso e il cercare di aiutare gli altri animali imprigionati nella Factory. Sarà che quando ci sono di mezzo gli animali divento particolarmente sensibile, ma spesso ho avvertito una stretta al cuore nel corso della lettura che ho trovato intensa e piena di messaggi. Factory è una storia per ragazzi che parla degli allevamenti intensivi. Un tema importante che l’autore riesce a trattare con delicatezza e grande emotività per un pubblico giovane.
Corto e scorrevole ma con un gran bel messaggio! Davvero molto carino!
Recensioni
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