La fatica della luce. Confini del religioso

Quello che posso appena marcare in queste poche righe è l'interezza di una gratitudine senza esitazioni nei confronti di una donna e un programma (Uomini e profeti, su radio 3) che ha sempre dispensato luce e meditazione nel panorama viscidamente modesto della nostra informazione tutta. Il libro è la coscienza di Gabriella donato in pagine perfette, vive, tormentate, ma di quel tormento che sa dov'è il suo approdo, ma che deve attraversarlo nella fatica (appunto) di una continua e necessaria salita che è solco di vera umiltà. Un breviario prezioso ricco di riferimenti e stupendi richiami; lodi e lodi.

Una scrittura viva, attenta, che restituisce l'angoscia di essere "al limite", insieme alla felicità della ricerca, non dell'appagamento Una lettura stimolante per chi crede e per chi non crede Infine, un libro straordinariamente attuale e inattuale, che dà l'idea di parlare con una cara amica, che si sia sempre conosciuta, la quale ci accompagna nel profondo con mano leggera Com'è stato detto da altri: una scrittura piena di grazia

"Siamo intessuti nelle trame del linguaggio. La parola è il nostro senso ultimo che dalla materia del silenzio si dipana". Gabriella Caramore: una parola e una scrittura piene di grazia.