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I commenti precedenti sono tutti condivisibili. Probabilmente la James era convinta che scrivere della buona fantascienza fosse facile. Invece non lo è affatto. E allungare il brodo per così tante pagine non migliora le cose. L'idea di fondo, tra l'altro, è presa da un romanzo di Brian Wilson Aldiss, piuttosto noto, apparso in Italia come "Cittadino del tramonto" e "Barbagrigia" (Greybeard). Ovviamente, nè la scrittrice nè la produzione cinematografica hanno mai riconosciuto il loro debito con Aldiss. Anche se le somiglianze sono evidenti.
Pubblicato nel 1992, questo tomo fanta-storico è ambientato nel 2021, errore formidabile. Se si vuole descrivere un futuro catastrofico non si può ambientarlo a 29 anni di distanza! James non è la Pizia, o la Sibilla Cumana o l’Oracolo di Apollo. Avrebbe dovuto ambientarlo centinaia di anni dopo, data la visione catastrofica che ci propina. Sapere che il mondo è ormai spopolato, l’umanità intera è sterile e non c’è speranza in nuove generazioni, proprio oggi, estate 2020, in cui il mondo è sovrappopolato (>7 miliardi di persone) e non ci sono malattie catastrofiche che mettano in pericolo l’umanità è una notizia che fa ridere. La trama non è delle più esaltanti. Il fatto che sia rimasta attiva nel mondo solo l’Inghilterra, però dominata da un Governatore-tiranno che controlla capillarmente l’intera popolazione richiama ostentatamente “1984”, il superbo romanzo di G. Orwell, che aveva preconizzato tali scenari (assieme ad Animal Farm). Cinque personaggi (i pesci) si oppongono al despota, ma in maniera così caotica e confusionaria da mettere in crisi l’intero impianto narrativo. Così chiedono aiuto a Theo Faraon, storico di Oxford e cugino di Xan Lyppiatt, il dittatore. Ci sono scenari raccapriccianti, come il rito del Trapasso, in cui gruppi di anziani (drogati) sono incatenati a chiatte lasciate alla deriva in alto mare, o donne (in teoria feconde) che cullano tra le braccia neonati (in realtà bambole di pezza o di ceramica o gattini). Questo tratteggia un mondo di gente fuori di testa, alienata e priva di umanità. Vi sono anche scene medievali di flagellanti che percorrono le strade grondando sangue. Il romanzo però gira a vuoto, con questi cinque sbandati (guidati da Faraon, che però non è un Mosè che li libera dalla schiavitù egiziana) che non sanno proprio cosa combinare. Forse si salveranno perché una di loro (Julian) è davvero incinta e sta per partorire un bambino. Adamo ed Eva che, cacciati dal paradiso terrestre, ripopoleranno la terra? La Genesi ex novo?
Bello, si legge abbastanza bene a tratti un po' pesante, ma alla fine mi è piaciuto molto. Finale inaspettato.
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