L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La disanima dell’opera di questo colto personaggio amastratino del XIX secolo, del quale le successive generazioni hanno perso memoria, diviene per l’autore spunto per effettuare un dotto e circostanziato rapporto sulla filosofia teologica sviluppatasi nel corso dei secoli attorno alla figura divina professata dalla religione cattolica a partire dall’epoca di Cristo, partendo dal discorso sul Deus absconditus, tenuto dall’apostolo Paolo ai Greci durante il suo discorso tenuto all’Areòpago di Atene, passando poi per molteplici filosofi e teologi quali, fra i più noti, Tommaso d’Aquino, Pascal, fino al più recente Antonio Rosmini. Senza volere fare piaggerie, modestamente osservo che mi ha molto impressionato la mole di informazioni messa in campo dall’autore su una materia che pur trattando di filosofia apre a tutto tondo complessi ragionamenti di carattere teologico, condensando il pensiero di grandi e di piccoli autori che nel corso dei secoli hanno espresso i loro sottili punti di vista fra i quali riporto quello di Pascal (che, come è noto, oltre che filosofo e teologo fu anche un matematico) riprendendo un tratto (pag. 41) del libro citato: “E tuttavia ancora, ritornando alla nostra tematica sulla conoscibilità – inconoscibilità di Dio, così come dell’infinito matematico, di cui sappiamo che vi è e non conosciamo la sua natura, essendo che è falso che i numeri siano finiti, ed essendo che non sappiamo se l’infinito sia pari o se sia dispari, ed essendo falso che sia pari o che sia dispari, si può perciò benissimo riconoscere che vi è un Dio senza sapere che cosa sia. (…) Si può ben conoscere l’esistenza di una cosa, senza conoscere la sua natura.”
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore