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"Gimpel l'idiota" è il racconto che apre la raccolta di 24 racconti scritti in lingua yiddisch e con ironia e sapienza da I.B. Singer.Lo stile dei racconti è suggestivo, ancestrale e trasporta il lettore in maniera vivida in un tempo e in uno spazio lontano dove i tempi della Natura si fondono con le Credenze e le Tradizioni Rabbiniche.I protagonisti dei racconti sono un PO'FILOSOFI(come "Gimpel l'idiota" che,schernito da tutti,preferisce seguire l'insegnamento rabbinico dell'"è scritto, meglio essere stupidi per tutta la vita che malvagi per un'ora soltanto. Tu non sei uno sciocco. Gli sciocchi sono loro. Poiché colui che costringe il suo simile a vergoganrsi, perde il Paradiso".), un PO'ESPERTI DELLA VITA cui si affidano senza infervorarsi o accannirsi (come il barbone di "Alla luce delle candele votive" o come lo stesso "Gimpel l'idiota"), un PO'TROPPO LEGATI AI BENI E ALLE PASSIONI TERRENI (come ne "L'uxoricida" che"era sopravvissuto a tutto:alle mogli, ai nemici, al denaro,al suo patrimonio, alla sua generazione. Dopo di lui (Iddio mi pedoni se lo dico) non rimase altro che un cumulo di polvere"; come in "Sangue"). Altri personaggi che caratterizzano alcuni racconti sono i DIAVOLETTI che son esseri dispettosi (come in "Zeidlus il papa" o in "Specchio" o in "Dal diario di un non-nato"), che possono innamorasi (come in "Jachid e Jechidà") e che possono essere anche sconfitti (come ne "L'ultimo demone").Il racconto"Nozze a Bronwsille" è quello che,invece, fa esplicito riferimento allo stermino nazista e il punto di vista è quello del dottore Solomon Margolin, ebreo emigrato in America."Breve venerdì" è il racconto che chiude il libro:l'amore suggellato dal matrimonio premia la fedeltà degli sposi proprio nel momento della morte:"nel silenzio udirono un battito d'ali,un canto sommesso.Un Angelo di Dio era venuto a guidare Shmul-Leibele il sarto e sua moglie Shoshe in Paradiso". Opera di Singer che non conoscevo,saggiamente mi è stata consigliata dal bibliotecario.
HO LETTO DA QUALCHE PARTE CHE IL MIGLIOR SINGER E' QUELLO DEI RACCONTI BREVI:E DEVO DIRE CHE SONO PIENAMENTE D'ACCORDO!LA MAGIA DI UN MONDO CHE ORMAI NON ESISTE PIU'E' RACCHIUSA CON DOLCEZZA E RAFFINATEZZA IN QUESTO LIBRO.
Il libro presenta un'atmosfera magica e bizzarra,lontana dalla quotidianita'. Il paesaggio agreste ed antico, conisuoi rituali e le sue superstizioni affascina e ti conduce nel tempo arcaico e magico. Le antiche tradizioni ebraiche sono magistralmente descritte dallo scrittore . Gimpel,il protagonista, anche se apparentemente sciocco ed ingenuo, e' un filosofo che si affida al destino. Libro da leggere per conoscere ed apprezzare ancor meglio lo scrittore.
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