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Una giovinezza rubata. Memorie di guerra fredda
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Una giovinezza rubata. Memorie di guerra fredda
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Attraverso ricordi, frammenti autobiografici e documentazione storica, l'autrice di questo libro apre delle fenditure e si addentra nel labirinto di specchi e nel caos illusionistico della cosiddetta "guerra fredda". Una guerra prevalentemente psicologica (Psywar) e non ortodossa che può essere considerata un surrogato di una terza guerra mondiale dispiegata o la forma moderna e postmoderna del guerreggiare al tempo dell'equilibrio del terrore. Di un tale ibrido guerreggiare, di cui l'Italia è stata un laboratorio, un "test case", vengono qui descritte le tattiche e le strategie utilizzate per il controllo psicopolitico dei conflitti sociali, geopolitici, e di quella "gioventù irrequieta" che nei punti più alti del capitalismo - anche se non senza contraddizioni - ha osato dire "no" alle violenze e agli abusi di tale sistema. A cinquanta anni dalla strage di Piazza Fontana, un modo per non scordare gli "orridi eventi" e i paradossi del periodo ironicamente definito post-bellico.
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Autore:
Editore:
Anno edizione:
2019
In commercio dal:
29 agosto 2019
Pagine:
232 p., ill. , Brossura
EAN:
9788879971430
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petermax53
15 ottobre 2019
A mezzo secolo dall’epoca dei fatti, Daniela Ripetti-Pacchini analizza con il puntiglio dello storico e con i mezzi della psicologia e della poesia l’humus culturale e politico degli anni postbellici della guerra fredda. È in questo contesto, tra “fake news”, operazioni di intelligence e infiltrazioni di agenti CIA nelle file dei movimenti più o meno alternativi dell’epoca, che l’allora giovanissima Daniela nel 1968 si trova a vivere, suo malgrado, una vicenda dal sapore kafkiano. Ed è proprio da questa personale vicenda che inizia il libro, dove la documentatissima analisi storico-politica fornisce infine le chiavi per comprendere sia molti degli accadimenti dell’epoca che la incredibile esperienza dell’autrice. Un’opera dunque assolutamente illuminante, rigorosa come un saggio storico, avvincente come un romanzo e sostenuta da raffinatissimi inserti poetici che ben fanno intendere la profondità e la consapevolezza della weltanschauung” di Daniela Ripetti sin dai primi anni della sua giovinezza.
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