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Un thriller dal passo classico, serrato e sconvolgente, che esplora le vite della porta accanto.
Un parco giochi qualsiasi in una cittadina di provincia del Colorado. La neve caduta ha avvolto tutto in un silenzio ovattato, quasi surreale: le case, le strade, i giochi, il corpo senza vita di Lucinda Hayes. Le indagini a Broomsville sembrano rivoltare macigni: sotto la superficie immacolata di una comunità apparentemente tranquilla si nasconde un brulicare di segreti, mezze verità e bugie destinati a venire a galla. Per Cameron, sensibile e bizzarro, Lucinda era la luce del sole. Per Jade era la ragazza perfetta che, forse suo malgrado, le aveva portato via tutto. Per Russ è un penoso caso da risolvere al più presto. Ma Russ è legato a Cameron, e questo toglie lucidità al suo giudizio. Ciascuno ha le sue ragioni per voler scoprire la verità. Che non può essere una sola.
Si tratta di un giallo bellissimo, ambientato in Colorado, luogo di nascita della giovane scrittrice (ventiquattro anni) al suo primo romanzo. Un thriller psicologico, più psicologico che thriller direi, molto introspettivo, nel quale l'aspetto più evidente è sicuramente la solitudine dei protagonisti, figure solitarie ed emarginate, sia adulte che adolescenti, inquiete e tragicamente coinvolte in un omicidio. Qualità: il libro molto scorrevole e avvincente, la trama è ottima, l'incipit che vi lascio più sotto è bellissimo, i personaggi splendidi. Critiche: non c'è molta azione per la verità (solo in apparenza perché tutto si snoda sotto la superficie). Incipit: "Quando gli dissero che Lucinda Hayes era morta, Cameron pensò alle le sue scapole e al modo in cui le inquadravano la schiena nuda, come un paio di polmoni immobili." Lo consiglio per chi vuole passare una serata in compagnia di personaggi che sembrano entrare a far parte della nostra vita, sicuramente per restarci. Infine...splendidi i versi di Neruda che compaiono verso la fine del libro, vi lascio anche questi per concludere in bellezza. "Mi persi in una notte senza luce sotto le tue palpebre e quando il chiarore mi avvolse, nacqui di nuovo, padrone della mia propria tenebra."
Uno dei thriller più brutti che io abbia mai letto, anzi più che un thriller è un manoscritto mal riuscito e non finito. La Bompiani da svariati anni sta facendo scelte editoriali a mio parere alquanto infelici.
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