L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Prezzo minimo ultimi 30 giorni: 15,30 €
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Paolo è un brillante giovane italiano che ha studiato a USC (University Southern California) per un Master in Cinematografia. La sua tesi di Laurea è scelta da Finch (suo maestro) per la produzione di un film. Paolo si trasferisce agli Studios di Hollywood per seguire la nascita di questo film-capolavoro, arte pura, non i soliti prodotti commerciali privi di anima, pure macchine per far soldi. I punti validi: la descrizione di L.A., città in bilico tra magia e malizia, dai grandi tramonti, fumose nebbie e smog che l’avvolgono in continuo. E anche certi giudizi taglienti: Hollywood vista come “gigantesca fornace che sputa lingotti di effimero” e i moderni mezzi di comunicazione “lettere cinguettate composte da parole superficiali e frasi spezzate”. C’è però un problema di fondo: non è un romanzo, non c’è trama, non è un Don Chisciotte che si scaglia contro l’industria cinematografica a difendere un prodotto d’arte dalla sua commercializzazione ad uso di masse ignoranti e credulone. No, lui si affloscia tra le braccia del suo avvocato difensore, Giancarlo, che in realtà accetta tutti i tagli degenerati richiesti dagli Studios, alla fine pure subiti passivamente dallo stesso Paolo. No, lui, pallida controfigura di Casanova, spende il suo tempo a corteggiare una Trimurti di belle donne, la barbie di L.A. Jamie, una russa Olga con cui condivide una vita di SMS e una misteriosa norvegese Z. (nipote di Zorro?). Casanova intrecciò relazioni con 122 donne, da lui tutte rispettate, con cui visse momenti intensi e non insulsi dialoghi misti di SMS e frasi smozzicate e insensate. I personaggi? Manichini paludati di stoffe di grandi couturiers che Paolo descrive con la padronanza di una modista. Linguaggio forbito, ma barocco e ridondante (D’Annunzio docet!), punteggiato da termini inglesi, con una perla: “OK babe c u tonite” che nel dialetto della Lega si legge: “va bene ragazza, ci vediamo stasera”. Ancora Casanova (nelle Memoirs): Nequicquam sapit qui sibi non sapit.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore