Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Incontri con Anna Achmatova (1938-1941) - Lidija Cukovskaja - copertina
Incontri con Anna Achmatova (1938-1941) - Lidija Cukovskaja - copertina
Dati e Statistiche
Wishlist Salvato in 76 liste dei desideri
Incontri con Anna Achmatova (1938-1941)
Disponibilità immediata
20,90 €
-5% 22,00 €
20,90 € 22,00 € -5%
Disp. immediata
Chiudi
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
20,90 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Nani
22,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
22,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
22,00 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
22,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
ibs
20,90 € Spedizione gratuita
disponibilità immediata disponibilità immediata
Info
Nuovo
Libreria Nani
22,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 4 giorni lavorativi disponibile in 4 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Bortoloso
22,00 € + 6,30 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Multiservices
22,00 € + 7,50 € Spedizione
disponibile in 5 giorni lavorativi disponibile in 5 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Libreria Nani
22,00 € + 6,50 € Spedizione
disponibile in 8 giorni lavorativi disponibile in 8 giorni lavorativi
Info
Nuovo
Altri venditori
Prezzo e spese di spedizione
Chiudi

Tutti i formati ed edizioni

Chiudi
Incontri con Anna Achmatova (1938-1941) - Lidija Cukovskaja - copertina
Chiudi

Promo attive (0)

Descrizione


Lidija Cukovskaja, figlia di un celebre storico della letteratura, conobbe la Achmatova nel 1938. A quel tempo il marito della Cukovskaja era già stato ucciso, ma lei non lo sapeva e lottava per salvarlo. Quanto al figlio della Achmatova, era stato arrestato per la seconda volta. Cominciò allora un periodo, intensissimo e desolato, in cui la Cukovskaja andò a vedere la Achmatova quasi ogni giorno. Registrava tutto nella memoria, unico rifugio: i gesti, i giudizi, le poesie, che erano materia altamente pericolosa. In quel periodo avvenne «la tremenda metamorfosi della raffinata poetessa acmeista “da camera” in altissima voce tragica attraverso cui parlavano milioni di russi resi muti dall’orrore» (Serena Vitale). Tutto questo – a partire dai dettagli quotidiani fino ai lucidissimi giudizi letterari e alle sublimi civetterie della Achmatova – si può vivere momento per momento negli Incontri, che rimarranno un’opera capitale sugli anni più neri di quell’«unico paese al mondo dove si uccide per una poesia» (Nadezda Mandel’štam).
Incontri con Anna Achmatova 1938-1941 fu pubblicato in lingua russa, in Francia, nel 1976 ed è apparso in Unione Sovietica nel 1989.

Leggi di più Leggi di meno

Dettagli

1990
5 novembre 1990
381 p., Brossura
9788845907876

Valutazioni e recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
(1)
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Sara
Recensioni: 5/5
Un libro prezioso

È incredibile come le memorie di Lidija Čukovskaja siano capaci di trasmettere il pathos, le emozioni, i timori, le ansie e la quotidianità vissuta di Anna Achmatova, che mai lasciò la Russia sovietica nonostante tutto quello che dovette affrontare. Bellissimo.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi

Recensioni

5/5
Recensioni: 5/5
Scrivi una recensione Scrivi una recensione
5
(1)
4
(0)
3
(0)
2
(0)
1
(0)

Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.

Voce della critica

CUKOVSKAJA, LIDIJA, Incontri con Anna Achmatova. 1938-41

ACHMATOVA, ANNA, Liriche scelte (1904-1964)

ACHMATOVA, ANNA, Io sono la vostra voce
recensione di Piretto, G.P., L'Indice 1991, n. 4

Il volume dei ricordi di Lidija Cukovskaja, figlia di un illustre storico della letteratura, si riferisce agli anni che vanno dal '38 al '41, periodo in cui Anna Achmatova lottava a Leningrado per salvare il figlio Lëva, avuto dal matrimonio con il poeta Nikolaj Gumilëv, imprigionato in piena 'ezovscina', l'epoca del terrore così chiamata dal nome dell'allora capo della polizia, Ezov. Le pagine della Cukovskaja paiono far parte di un diario più completo e vario, da cui sono stati estrapolati solo i passi legati agli incontri con Anna Andreevna. Passi fatti di particolari, talora affrettati, talora sommari, scritti con la fretta e la paura di dimenticarli o l'ansia di lasciarsi troppo andare. A tradire la presenza di altre pagine non pubblicate, quasi tutti i capitoli si aprono con attacchi ripetitivi: "oggi sono andata da Anna Andreevna", "questa sera ho telefonato ad Anna Andreevna" per poi lasciare il passo alla registrazione di momenti di intimità, molto quotidiani, riportati con semplicità, apparentemente futili. Ancora una volta è la quotidianità a costituire l'elemento nuovo e degno di interesse, in pagine, come queste, restituite al lettore dalla 'glasnost' gorbacioviana (solo nel 1989 il volume ha visto la luce in Unione Sovietica. La prima edizione in russo fu pubblicata in Francia nel'76).
Di posto per celebrazioni e trionfalismi nelle biografie degli intellettuali la censura ne aveva sempre trovato, ma di spazio per la quotidiana disperazione, per la quotidiana lotta per l'esistenza ne aveva lasciato poco. In questo caso, a elevare ulteriormente il livello contribuisce il fatto che la quotidianità in questione sia quella di un poeta. Si aggiunge di particolare in particolare nuovo corpo alla figura di una donna e poeta (non amava definirsi poetessa) il cui impegno intellettuale tanta parte ebbe nella vita russo-sovietica di quegli anni, divenendo impegno politico, sociale, umano. Anna Gorenko (Achmatova fu lo pseudonimo che si scelse in occasione della pubblicazione del primo volume di versi, quando il padre le proibì di utilizzare pubblicamente il nome di famiglia), a differenza di molti colleghi, nonostante le molteplici difficoltà, non arrivò mai neppure a pensare di emigrare. E i ricordi di Lidija Cukovskaja insistono indirettamente su questo particolare. La dipingono come molte altre donne di Leningrado intenta a passare ore e giorni in coda alla porta della prigione, come altri poeti a sperimentare la faziosa e ignorante censura, le difficoltà e le grane nei rapporti con le case editrici, ma al suo posto nella imponente e malandata cornice del 'Fontannyj Dom', casa sul fiume Fontanka, in cui visse molti dei suoi anni. Nelle pagine della Cukovskaja la si vede arrabattarsi per il cibo, prendere il tram con i pacchi per i prigionieri, se ne scopre la fobia per gli attraversamenti delle strade, assieme a dettagli di pura poetica: i suoi problemi con la punteggiatura dei versi, a cui spesso provvedeva la Cukovskaja stessa dopo averli ascoltati da lei. Talvolta i discorsi delle due donne e dei loro frequentatori rischiano di essere così personali, così contingenti da non arrivare a un valore universale, da non essere compresi da tutti. Nomi e ricordi si mescolano con la disinvoltura di chi li aveva vissuti, poco preoccupandosi di dilungarsi in spiegazioni.
Anna Andreevna appare spesso stanca, affaticata, "col viso giallognolo", ma ne traspare qua e là la raffinata alterigia che riporta alla lontana e più nota immagine di lei, prima donna nelle serate pietroburghesi degli anni dieci.
La cronaca procede col ritmo difficile e lento che caratterizzava l'esistenza di quell'epoca. Le conversazioni letterarie, gli scambi di opinioni, i tè sorseggiati a fatica, appaganti per la loro rarità, sono contrappuntati dalle notizie sulla sorte di Lëva e degli altri amici arrestati, da discussioni sussurrate sottovoce, da accenni di critica letteraria. Si apprende l'insofferenza di Anna per la costruzione su "una menzogna fisiologica e psicologica" del romanzo "Anna Karenina" di Lev Tolstoj, il suo dispetto per l"'assenza dell'uomo" dalle opere di Pasternak. Una raccolta di poesie conclude il volume. Quasi tutte tranne rarissime eccezioni, degli anni a cui le memorie sono legate. I dati biografici, le notizie storiche, le sensazioni riportate serviranno più alla storia del paese e della cultura che a quella personale di Anna Achmatova. Un tassello, scrivevamo prima, nel mosaico del suo inquietante profilo. Tanti altri ne sono necessari: le sole memorie della Cukovskaja comprendono altri due tomi.
Il volume "Io sono la vostra voce..." curato da Evelina Pascucci, propone una scelta di prose e versi dell'Achmatova, di brevi note autobiografiche e concisi saggi critici che bene si combinano alla lettura dei ricordi di Lidija Cukovskaja. Pietroburgo-Leningrado emerge dalle pagine autobiografiche di Anna Andreevna sotto forma di schizzi, di impressioni, spesso sinestetiche, ma essenziali ed estremamente lineari. Il sogno accarezzato dall'Achmatova era di realizzare un "libricino cugino del "Lasciapassare" di Pasternak e del "Rumore del tempo" di Mandel'stam", ma senza assolutamente cadere nel saggio fisiologico sovraccaricando il libro di "particolari insignificanti". Altrettanto scarno è lo stile dell'epistolario riportato nel volume: poche e brevi lettere e cartoline, notizie indispensabili, nessuno spreco di parole. Fra i destinatari degli anni più recenti alcuni dei giovani "protetti" della poetessa, poeti e intellettuali che ne frequentarono la casa negli anni sessanta, quando la sorveglianza politica finalmente lo permise: Tolja Najman, Iosif Brodskij. Alla parte in versi è riservato lo spazio più vasto della raccolta: Poema senza eroe, a cui lavorò per quasi venticinque anni, corredato da annotazioni dell'autrice a proposito della redazione e qui pubblicato nell'edizione più completa finora esistente, poi i versi del ciclo "Requiem", la testimonianza poetica forse più alta dell'impegno civile, delle sofferenze umane e personali di Anna Andreevna, dedicati proprio agli anni della 'ezovscina' e ai tragici eventi che vi ricorrevano. Poi ancora versi, dagli anni dieci fino a quelli più recenti, a un'ultima scelta di poesie "a cui si è accennato nella prosa oppure nelle note" che chiosano ogni sezione del volume.
Le "Liriche scelte" e tradotte da Maria Luisa Dodero Costa seguono un criterio ancora diverso. Sono poesie "insolite", non le più note, non quelle classiche da antologia, non le più "achmatoviane". Propongono un'Achmatova che non si può certo definire minore, ma che non è la più conosciuta e scontata. La prima poesia proposta, "Lilii", ("Gigli") è adolescenziale, del 1904. Per tappe poi si toccano i punti essenziali dell'esistenza del poeta, senza volerle ricostruire biograficamente, n‚ in scansione cronologica, ma proponendole in chiave squisitamente poetica: il lirismo, la storia, fino alla maturità più completa, combinando la vicenda privata di Anna Achmatova con la funzione pubblica più alta e dignitosa che Anna Andreevna abbia svolto: quella di intellettuale nella Russia dei primi sessant'anni del Novecento.

Leggi di più Leggi di meno
Chiudi
Aggiunto

L'articolo è stato aggiunto al carrello

Chiudi

Aggiungi l'articolo in

Chiudi
Aggiunto

L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri

Chiudi

Crea nuova lista

Chiudi

Chiudi

Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.

Chiudi

Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore