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Leggere sull'Olocausto ti colpisce non solo come uno schiaffo in faccia ma anche come un pugno nello stomaco. Ti obbliga ad abbassarti, a sentire dolore e a vergognarti. Vergognarti di essere un uomo e pensare che altri "uomini" come te possano aver compiuto queste atrocità ad altri tuoi simili. I racconti di queste testimonianze, tra cui Lilian Segre, Pietro Terracina ecc... partono dall'arrivo alla Judenramp, il binario al centro di Auschwitz, e della paura e disorientamento che hanno vissuto. Le atrocità del campo e del loro ritorno a casa, che doveva essere fonte di gioia ma che non sempre fu così. Consiglio davvero la lettura di questo libro perché anche se è un argomento trattato in molti libri le voci delle testimonianze dei sopravvissuti non vanno mai dimenticate.
Assolutamente da leggere in tutte le scuole.
La rampa degli ebrei, l'ultima fermata dei treni carichi di uomini donne bambini stipati nella lordura, stremati da lunghi viaggi senza aria acqua ne cibo. Scaraventati a bastonate giu' dai vagoni vivi o morti sulla rampa che decide subito per una breve vita di miseria stenti malattia o per l'immediata morte. Una rampa di cemento brulicante di persone impaurite disorientate all'arrivo, una rampa ripulita in brevissimo tempo per far posto al prossimo convoglio di merce umana in arrivo. La rampa, che fu l'ultima destinazione per milioni di persone e il primo impatto con la realta' concentrazionaria nazista per quei pochi che ne uscirono vivi. Un ultimo brevissimo sguardo a quella rampa anonima inghiottitrice di umanita' e poi il nulla per tutti, sia per i condannati a vivere che per i condannati a morte. Testimonianze struggenti su quella rampa, il primo passo verso l'indicibile.
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