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Descrizione


Edward Bond's version of Lear's story embraces myth and reality, war and politics, to reveal the violence endemic in all unjust societies. He exposes corrupted innocence as the core of social morality, and this false morality as a source of the aggressive tension which must ultimately destroy that society. In a play in which blindness becomes a dramatic metaphor for insight, Bond warns that 'it is so easy to subordinate justice to power, but when this happens power takes on the dynamics and dialectics of aggression, and then nothing is really changed'.
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Dettagli

Student Editions
1983
Paperback / softback
192 p.
Testo in English
198 x 129 mm
158 gr.
9780413519504

Conosci l'autore

Edward Bond

1934, Londra

Autodidatta, come Harold Pinter e Tom Stoppard, regista dei suoi testi, riscontra nella scuola la prima forma di violenza sociale a cui è indispensabile ribellarsi. Nei primi anni '60, proprio all'inizio della sua carriera, entra a far parte del Writer's Group, riunito presso il Royal Court Theatre sotto la direzione del regista William Gaskill, che propone un'esperienza teatrale concreta iniziando i giovani alle tecniche brechtiane e all'improvvisazione. Bond debutta con Il matrimonio del Papa (The Pope's Wedding, 1962) e si afferma con Salvo (Saved, 1965), impressionando il pubblico con un ritratto impietoso della vita squallida e violenta di un gruppo di operai londinesi che arriva a compiere l'atto mostruoso della lapidazione di un bambino nella sua culla. Assimilata la lezione...

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