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Leggo, dunque sono. Almeno credo
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Leggo, dunque sono. Almeno credo
Paolo Di Paolo, Piero Dorfles e Lella Mazzoli firmano il secondo libro della collana #fgcult, tre sguardi sul valore della lettura oggi. Qual è lo stato di salute del libro oggi? Il libro sta bene davvero? Di certo resiste. Alla rivoluzione digitale. All'accartocciarsi dei giornali. E, nonostante l'Italia del lockdown abbia letto ancora meno libri di prima pare che il postlockdown dia segnali di crescita con una ripartenza a sorpresa delle vendite. Al di là della fiducia o meno rispetto i recenti dati sulla lettura nel nostro paese, che restano comunque tra i più deboli in Europa, il saggio si concentra sulle abitudini di lettura, sui libri, chi li scrive, chi li legge (ma anche non...), chi li abita, quali sono i luoghi comuni che vi ruotano attorno, quale il loro ruolo nell'epoca della rete. Restano infine tanti consigli di lettura più o meno espliciti in queste pagine e quel sapore agrodolce, per cui attorno alla nobile arte di leggere, ma anche di scrivere, si possa in qualche modo celebrare se stessi.
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Editore:
Collana:
Anno edizione:
2020
In commercio dal:
22 ottobre 2020
Pagine:
96 p., Brossura
EAN:
9791280074027
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alberto pierobon
04 dicembre 2023
Sulle abitudini di lettura, sui libri, su chi scrivee e legge nei suoi vizi e virtù. Biblioprofili di facciata o veri. Il piacere di leggere non può essere imposto: serve passione.La libreria Billy Ikea diventa un paradigma del come si approcciano i libri. Gli adolescenti non sono in grado di affrontare testi di media lunghezza e complessità: quindi che cittadini saranno? Che razza di classe dirigente avremmo?Massimamente con le loro lezioni WEB e l'utilizzo delle dispense avendo in spregio i libri. La cultura ha un senso non per mostrarla ma per metterla a frutto, perché il titolo di studio è solo un attestato che va riempito di contenuti e soprattutto di metodi. Bisogna infatti come osserva l’A. allenarsi alla complessità, evitare manipolazioni e semplificazioni, farsi domande, senza nemmeno la pretesa di conquistare risposte. Col libro si deve avere un contatto carnale, leggerlo con la matita come ben diceva G.Steiner giammai però rovinarli con la biro. Interessanti le classifiche dei libri più venduti che seguono pigramente le indicazioni degli insegnanti mediocri. Eppoi si legge un libro al mese? Quanti editori ci sono in Italia? Quante copie vendono? Tra giacenze, invenduti, ecc. le copie mediamente vendute sono 100 dai piccoli e medi editori, sotto le 600 copie l’editore va in perdita... le famiglie quanti libri hanno in casa? Ma poi sono veramente letti? Non sembra. Nel genere più diffuso della poetica, mentre il romanzo storico consente di parlare e criticare senza cause legal: Il nome della rosa di Eco nel 1980 avrebbe segnato un punto di svolta da cui sono proliferati i romanzi neostorici, col successo di tanti negli elementi fantastici e fiabeschi, emozioni, avventura, ecc. E che dire dei libri come ostentazione anche ideologica ad es. tra Einaudi e Rusconi? I media social, tra docenti e studenti nel periodo Covid. Non è condivisibile quanto si afferma sui risultati, anzi! E, che ruolo hanno i cosiddetti mediatori, recensori, selettori, gatekeeper?
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el gato
28 dicembre 2021
Interessante
Molto interessante, in particolare la prima delle tre parti mi ha piacevolmente sorpreso. Dorfles è una garanzia... La terza parte merita approfondimenti che non si potevano esprimere in poche pagine.
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