Compositore tedesco. Compiuti gli studi musicali e di diritto a Lipsia, fu per un breve periodo maestro di cappella a Zeitz in Sassonia. Nel 1710 si trasferì in Italia, soggiornando a Venezia, dove conobbe Vivaldi, e facendo rappresentare due opere, a Roma e a Firenze. Tornato in patria nel 1716, fu maestro di cappella a Dresda: qui ebbe modo di conoscere Veracini, Lotti, Quantz e altri celebri musicisti. La sua produzione comprende numerosi lavori teatrali, scritti nello stile dell'opera napoletana, varie serenate e musiche per feste, sinfonie, suites per orchestra, molti concerti nello stile italiano (in cui è rilevabile l'influsso di Vivaldi), sonate a tre, sonate per violino e per clavicembalo, oltre a un gran numero di musiche sacre (messe, oratori, mottetti ecc.). Lasciò due trattati sul basso continuo e la composizione (1711 e 1728), nei quali configura una nuova estetica musicale basata sul sincretismo degli stili e un concetto di «gusto» che prelude alla galanterie.