Giovanni Gastel nasce a Milano il 27 dicembre 1955 da Giuseppe Gastel e Ida Visconti di Modrone, ultimo di sette figli. La sua carriera di fotografo inizia a Milano verso la fine degli anni ’70. Tra il ’75-‘76 lavora per la prestigiosa casa d’aste londinese Christie’s. Nel 1981 incontra Carla Ghiglieri, che diventa il suo agente e lo avvicina al mondo della moda. Nel 1982, inizia a collaborare con Vogue Italia e, poi, grazie all’incontro con Flavio Lucchini - Direttore di Edimoda - e Gisella Borioli, con Mondo Uomo e Donna.
Tra gli anni ’80 e i ’90 Gastel sviluppa campagne pubblicitarie per le più prestigiose case di moda italiane tra cui Versace, Missoni, Tod’s, Trussardi, Krizia, Ferragamo. Il successo nel suo paese lo porta anche a Parigi - dove negli anni ’90 lavora per marchi come Dior, Nina Ricci, Guerlain - nonché nel Regno Unito e in Spagna.
Nel 1997, la Triennale di Milano gli dedica una personale curata dal grande critico d’arte, Germano Celant.
Il successo professionale apre le porte ad un altro lato del repertorio fotografico di Gastel che fino alla fine degli anni 2000 era rimasto inesplorato: il Ritratto.
Il suo lavoro culmina in una mostra al Museo Maxxi di Roma nell’anno 2020 con una selezione di 200 ritratti che ritraggono volti di persone del mondo della cultura, del design, dell’arte, della moda, della musica, dello spettacolo e della politica che lo stesso Gastel ha incontrato durante i suoi 40 anni di carriera.
Molte anche le pubblicazioni, tra cui ricordiamo: Pescatori di utopie, scritto con Germano Celant (Skira 2002), Con le manie con i piedi (Mondadori Electa 2011), Cooking couture (Marsilio 2013), Un eterno istante. La mia vita (autobiografia pubblicata da Mondadori Electa (2016), Similitudini. L'arte della calzatura italiana (Mondadori Electa 2017).
Giovanni Gastel è scomparso nel 2021 a Milano.
Fonte immagine: copertina di Un eterno istante. La mia vita, Mondadori Electa