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Si tratta di un contributo serio alla comprensione dei meccanismi che determinarono gli esordi della lotta armata. Appare utile soprattutto il confronto fra le cose che scrissero negli stessi mesi Sinistra Proletaria, Potere Operaio e Lotta Continua. Originali le riflessioni dedicate a questioni poco approfondite in altri testi simili: il rapporto di Pot.Op. con le due fazioni dell'IRA, per esempio,e la rilettura prevalente che in quegli anni si fece di Lenin. Vengono citati testi che in precedenza non erano stati presi in considerazione dagli storici, e in questo modo si arricchisce il quadro delle informazioni utili per cogliere il senso delle scelte di quegli anni. Merita attenzione la tesi fondamentale proposta dall'autore: la scelta della lotta armata sarebbe scaturita dalla frustrazione delle aspettative rivoluzionarie che si erano create nel biennio 1968-'69. Le difficoltà incontrate negli anni successivi dai gruppi avrebbero determinato una fuga in avanti, motivata dal volontarismo che segnava gli orientamenti di parte significativa dell'area extra-parlamentare. Che la si condivida o meno, la tesi in questione appare solidamente argomentata, e rappresenta un contributo utile per comprendere alcune vicende importanti di quel decennio.
Libro impegnativo e interessante: si tratta di uno studio puntiglioso sulla discussione che si sviluppò nell'estrema sinistra in merito al tema della violenza politica. Le fonti (giornali e documenti programmatici delle varie organizzazioni)sono citati abbondantemente, e non mancano i riferimenti a quel che i protagonisti hanno scritto delle proprie vicende. La ricostruzione del dibattito in questione è lucida, e svincolata dai criteri di giudizio che solitamente s'incontrano nei testi dedicati a questi argomenti. L'autore, infatti, si tiene a distanza sia dall'autorappresentazione dei protagonisti sia dalle ricostruzioni polemiche dei detrattori di quegli anni. Significativa, inoltre, appare l'attenzione ad alcuni termini nevralgici delle discussioni dell'epoca: guerra civile, guerriglia, lotta armata, terrorismo, insurrezione etc. Il testo ne propone spiegazioni e contestualizzazioni certamente discutibili ma non infondate, mettendo il lettore nelle condizioni di seguire con attenzione le strategie argomentative che allora presero forma.
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