Nella seconda metà della Repubblica di Weimar, l'azione politica dello Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori ebbe tra le sue priorità fondamentali la "lotta per la conquista delle strade" e la "lotta per Berlino", per la capitale del Reich. È a queste due priorità che Joseph Goebbels, Gauleiter di Berlino dal novembre del 1926, dedicò nel 1932 un libro, dandogli il significativo nome di Kampf um Berlin. Der Anfang (La battaglia per Berlino. L'inizio). Tale libro - che descrive il primo anno da Gauleiter di Goebbels e che Thule Italia propone, così come nella versione originale, con un ampio contributo iconografico, fatto di foto d'epoca, manifesti dei vari raduni e vignette e disegni propagandistici (in primis quelli di Mjölnir) - contiene sia le motivazioni del perché fosse tanto importante per lo NSDAP il riuscire ad avere il dominio delle strade nella capitale, in quella roccaforte del Movimento operaio che era allora Berlino; sia un'accurata descrizione degli obiettivi e delle procedure organizzative delle manifestazioni nazionalsocialiste in questo suo primo anno di gestione del Gau. Punto di partenza delle considerazioni di Goebbels, sono il predominio del Partito Comunista Tedesco nell'organizzazione delle dimostrazioni di massa e l'indispensabile rivalità nei confronti dei comunisti riguardo al dominio delle strade, forte della convinzione che solo colui che avesse conquistato la strada e le masse sarebbe poi stato in grado di conquistare anche lo Stato. Ecco allora dipanarsi le varie manifestazioni pubbliche con le conseguenti lotte di sala. Ma anche le varie azioni propagandistiche, all'insegna di un concetto di propaganda assolutamente moderno e innovativo, fatto di volantini, manifesti, raduni di massa e manifestazioni per le strade. E di un organo di stampa e di lotta, quel "Der Angriff" cui è dedicato un intero capitolo del libro. Non possono ovviamente mancare pagine emozionanti sul Congresso di Norimberga del 1927, e passaggi toccanti sulla SA - su quell'"ignoto uomo della SA" che rappresentava il vero nerbo del Movimento e il grande protagonista del Kampfzeit, il "periodo della lotta" - e sulla Vecchia Guardia del Partito, cui peraltro il libro è dedicato.
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