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Carino e avvincente. Cosa chiedere di più ad un thriller? Certo ci sono alcune lacune narrative, parti della storia prevedibili e alcune situazioni veramente assurde, ma la narrazione è divertente, fluida e soprattutto la caratterizzazione geografica è davvero ben fatta. Un thriller di livello medio senza troppe pretese ma comunque godibile se non ci si aspetta il nuovo Codice da Vinci.
La protagonista del romanzo deve la sua sopravvivenza alla difficile situazione che si trova a vivere, proprio alla sua tempra di ultramaratoneta estrema: le sue doti vengono sottolineate sin dall'inizio. E' vero che l'allenamento a correre su lunghe distanze, ancor più se in condizioni difficili e in assetto di autosuffcienza è una consuetudine che finisce con il temprare uomini e donne ad affrontare altre prove e a lottare per raggiungere altri traguardi (che non siano soltanto sportivi). Simili prove sportive (come quelle che vengono attribuite alla nostra Emma, la Bad Waters, ad esempio), il corpo e lo spirito vengono temprati, "forgiati" e soprattutto si incrementano i meccanismi naturali su cui si fonda la cosiddetta "resilienza", che è - detto in altri termini - la capacità di resistere a sollecitazioni estreme senza spezzarsi (originariamente era un termine ingegneristico utilizzato per descrivere la resistenza dei metalli). Emma tuttavia deve la sua sopravvivenza nell'avventura estrema in cui si trova immessa anche alle sue conoscenze botaniche. E' una ricercatrice e ha studiato le piante e le loro proprietà medicali: questa consuetudine è cruciale per sopravvivere nell'ambiente ostile della foresta amazzonica, per curare se stessa e un altro sopravvissuto al dirottamento aereo (Sumner). Detto questo, Emma si trova ad essere eroe per caso, in cui quasi da sola, rivelando intraprendenza, coraggio e tempra, sgomina tutti per mettersi in salvo e per far fuori i cattivi che vogliono usare per loschi fini la sua scoperta (piegandola a divenire un'arma terroristica). In questo, la vicenda diviene romanzesca e una roba più da film avventuroso e d'azione che narrazione realistica. Il titolo "La maratoneta", non corrispondente a quello originale, è un ammiccamento a tutti quelli che praticano la corsa, siano maratone o ultramaratone, o che, comunque, siano interessati a queto settore dell'attività sportiva. Io l'ho acquistato appunto sospinto da questa molla.
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