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Metafisica costruita. Le Città di fondazione degli anni Trenta dall'Italia all'Oltremare , a cura di >Renato Besana , Carlo Fabrizio Carli , Leonardo Devoti e Luigi Prisco >, pp. 255, s.i.p., Touring Club Italiano, Milano 2002
Il volume in questione è il catalogo della mostra tenutasi a Roma nella primavera del 2002. Il Touring Club ha messo a disposizione il proprio archivio fotografico e così ha fatto l'Istituto italiano per l'Africa e l'Oriente. Ne risulta un volume ricco dal punto di vista delle immagini. Fin qui Metafisica costruita si limita però a svolgere la funzione propria di ogni buon catalogo. Ciò che aggiunge in novità e qualità è un ripensamento generale di un tema storiografico dato per acquisito e dunque abbandonato ai luoghi comuni. Articolato in cinque sezioni ( Viaggio per le Città di fondazione ; I luoghi, la storia ; Percorsi del moderno in terra pontina (e altrove) ; Città nuove e arti della visione ; L'Oltremare ), e avvalendosi di contributi interdisciplinari, il volume intende riprendere e mettere sotto una lente di ingrandimento una realtà che, quasi sempre, è stata esaminata con due intenzioni opposte: la denigrazione e l'apologia. Da una parte, la citazione delle cosiddette "città nuove" costituisce il ritornello di chi vuole sottolineare la volontà e le capacità realizzatrici del fascismo e la sua modernità; dall'altra parte, se ne fa un esempio della propaganda fascista e della sua retorica, nonché del colonialismo esercitato all'interno dello stesso territorio nazionale dal regime. Adagiarsi su uno dei due estremi coglie solo un aspetto e impoverisce, se non fuorvia, le possibilità di interpretazione. D'altronde, la virtù non sta nemmeno nel mezzo; o nella sintesi; piuttosto nell'aprire nuove strade su cui occorrerà incamminarsi. Un'ipotesi di lavoro, fra tutte quelle proposte nel volume, merita grande attenzione: fare della "città nuova" una categoria analitica e una chiave di lettura della società italiana sotto molteplici punti di vista (politico, economico, architettonico e, soprattutto, antropologico).
Danilo Breschi
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