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Il mio risveglio politico. Dal diario di un operaio socialista
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Il mio risveglio politico. Dal diario di un operaio socialista
Libri
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione:
2016
In commercio dal:
28 giugno 2016
EAN:
9788897691396
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Franco
23 novembre 2018
Tra i tanti personaggi che si sono mostrati sulla scena della Storia del XX secolo, e in particolare nel periodo tra le due guerre mondiali in Germania, cioè durante il nazionalsocialismo, uno di quelli che più influenzarono le idee del giovane Hitler fu senza ombra di dubbio Anton Drexler, un operaio ferroviere fondatore della DAP, il Partito Tedesco dei Lavoratori, che più tardi si evolverà in NSDAP, il Partito Nazionalsocialista. Il libro pubblicato dalle Editrice Thule Italia, consiste nell’opuscolo che l’operaio diede al futuro Fueher nel 1919, e che Hitler trovò assai interessante in quanto venivano espresse idee e concetti che lui stesso si era formato nel corso della sua giovinezza. Drexler si considerò sempre un socialista, ma non marxista né internazionalista, in quanto riteneva che la socialdemocrazia tedesca fosse antinazionale e guidata da capi ebraici così come lo erano la massoneria e il capitalismo democratico liberale. Era evidente che l’oscuro caporale tedesco e l’anonimo ferroviere socialista fossero sulla stessa lunghezza d’onda e iniziarono a collaborare insieme nella costruzione del nuovo partito fondato, sì sulla classe operaia, ma di orientamento nazionalista e antisemita, così come il sentimento dell’epoca riteneva gli ebrei di essere a capo dei movimenti sovversivi e rivoluzionari che, sull’onda della Rivoluzione d’Ottobre in Russia, nel 1917, stavano prendendo piede anche nella Germania uscita sconfitta dalla guerra mondiale con il conseguente Trattato di Versailles così tanto avversato dai movimenti nazionalisti e anche da Drexler. Il ferroviere venne nominato poi presidente della NSDAP, ma visse gli anni del Terzo Reich relegato ad un ruolo di secondo piano e gradualmente fini nell’oblio delle personalità dimenticate della Storia del Novecento. Il libro è consigliato, oltre per conoscere nello specifico le idee di Drexler, ma anche per il ricco apparato di note che permette di contestualizzare questo personaggio sconosciuto ai più.
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