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I misuratori di velocità degli autoveicoli, tramite i quali si elevano le sanzioni amministrative (ossia, le multe), sono strumenti metrici legali, soggetti a taratura periodica, da eseguirsi presso laboratori opportunamente accreditati, che forniscano garanzie d'indipendenza.Ma, se è vero che gli autovelox (e i telelaser) non sono strumenti di finanziamento pubblico, ma supporti alla sicurezza della circolazione e alla tutela della vita umana; è anche vero che l'utilizzo di detti misuratori di velocità ingenera numerosissimi contenziosi fra Amministrazioni Comunali e Utenti della strada. Dunque, quello delle multe, elevate con l'utilizzo di apparecchi elettronici o misuratori di velocità, nonché, quello dell'immediata contestazione dell'infrazione e della validità delle contravvenzioni, è tuttora uno dei temi più dibattuti, stante la acclarata mancanza di taratura degli autovelox.Gli strumenti di misura della velocità, per poter essere utilizzati, devono rispondere ad alcuni requisiti metrologici legali; devono aver ottenuto decreto di ammissione a verifica metrica; devono essere stati sottoposti a verifica "prima" e "periodica"; e, inoltre, per essere attendibili, devono essere tarati, in quanto la taratura è l'unica operazione, che può rivelare e correggere eventuali errori sistematici e confermare la conformità dello strumento alle caratteristiche metrologiche richieste e che non può essere sostituita da alcuna tolleranza forfetaria. Nel testo si affronta la complessa problematica, concernente il funzionamento dei misuratori di velocità, le ubicazioni di essi, l'obbligatorietà dell'immediata contestazione della violazione del Codice della Strada, che da dato luogo a vari orientamenti giurisprudenziali, fino alla sentenza di legittimità del giugno 2005, secondo cui la contravvenzione con l'autovelox (e il telelaser) è valida, anche se non è stata contestata subito, se l'apparecchio consente la verifica dell'infrazione dopo il transito del veicolo. Ma il volume tratta anche la materia del photored, ossia dei c.d. "paparazzi elettronici" (che sono, in realtà documentatori fotografici di infrazione), dei tutor e dei televarchi, cioè degli strumenti di controllo elettronico per la gestione automatizzata dei varchi di accesso alle ZTL (Zone a Traffico Limitato), dotati di sistemi video e di riconoscimento delle immagini per la lettura delle targhe.La raccolta di Giurisprudenza, contenuta nel volume, è notevole e recentissima; così, come il Formulario del testo è decisamente completo e tale da consentire ad addetti ai lavori ed automobilisti una tutela mirata, avverso le contravvenzioni e le sanzioni correlate.
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