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JOPPOLO, BENIAMINO, La nuvola verde ed altri racconti
JOPPOLO, BENIAMINO, La giostra di Michele Civa
scheda di Vittori, M.V., L'Indice 1991, n. 3
Siciliano di nascita, ma "europeo" per scelta e vocazione, Beniamino Joppolo (1906-63), romanziere, poeta, critico, pittore e drammaturgo, è uno di quegli autori che ancora, certo per nostra colpevole disattenzione, non hanno acquisito un posto di rilievo nella cultura novecentesca. Merito della casa editrice Pungitopo è quello di aver riproposto questo scrittore talmente anomalo e isolato nel clima culturale del suo tempo da essere stato condannato all'oblio. Alcune delle novelle, specialmente quelle tratte dalla raccolta del 1937 "C'è sempre un piffero ossesso", hanno invenzioni strutturali e linguistiche assai felici, con richiami alla violenza figurativa dell'espressione e a un "futuristico e stravolto lirismo" (Natale Tedesco); in "I clienti che non se ne andavano più", gli stati d'animo dei personaggi vengono visualizzati tramite violenti contrasti cromatici in "La nuvola verde" si assiste a una barocca drammatizzazione di una metafora: il protagonista vegeta, cioè produce luminosa vegetazione; in "C'è sempre un piffero ossesso" troviamo una fusione panteistica tra persone, oggetti, bestie, elementi della natura, divinità: la vita è energia che circola, si mescola e si confonde. Nel romanzo "La giostra di Michele Civa", scritto nel 1945, tale concezione "elettrica" della vita si unisce a un'appassionata difesa delle ragioni dell'uomo calpestate dai falsi valori della società. Michele Civa è un ragazzo del sud, di famiglia povera e di idee precise e affilate come coltelli: sa di essere sfruttato e rivendica il diritto a un odio pieno, consapevole, coerente. La sua storia ha l'asciutto rigore di un 'exemplum', l'inesorabile scansione di un delirio: è un itinerario drammatico che ha già tutte le stazioni prestabilite. Giustamente, nell'introduzione, Bàrberi Squarotti afferma che si tratta della "rapida, essenziale, radicale narrazione del simbolo dell'uomo in rivolta attraverso i simboli della vita, della società, della storia".
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