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Sono daccordo che il passato non va dimenticato, e questo libro mi sembra lo ricordi abbastanza bene. Ma credo che i 2 lettori precedenti farebbero bene a non dimenticare quello che le brigate rosse hanno fatto e, prima di loro quello che e' stato fatto dai partigiani, Pansa docet. Comunque un bel libro.
Quando il paese tende a dimentica c'é qualcuno che scrive i passi salienti della storia e ci ricorda che non si può comprendere il presente senza leggere il passato.E' un ottimo libro.
Da Liberazione 19 giugno 2002 Il filo nero della violenza Saverio Ferrari Ombre nere. Il terrorismo di destra da Piazza Fontana alla bomba al Manifesto (edizioni Mursia, 195 pagine, 14,30 euro) di Daniele Biacchessi, non è un saggio storico. Diviso in quattro capitoli, con intervista finale al giudice milanese Guido Salvini, si presenta al lettore come una ricostruzione a livello di cronaca delle ultime inchieste sulle stragi di Piazza Fontana e di Piazza della Loggia, oltre che della storia di alcune formazioni eversive della destra radicale in Italia. Strutturato in forma di racconto, si pone volutamente un intento divulgativo, fornendo circostanze, nomi, date e fatti per ciascuna vicenda. Si passa in successione dall'ultimo processo per le bombe del 12 dicembre 1969 a Milano, all'inchiesta ancora in corso per la strage di Brescia del 28 maggio 1974, per giungere alle "gesta" terroristiche dei Nuclei Armati Rivoluzionari, a cavallo fra la fine degli anni Settanta e i primi anni Ottanta, e all'attentato al Manifesto del 22 dicembre 2000. Il filo che viene tirato corre in questo modo tra passato e presente, cogliendo figure e passaggi di una continuità spesso colpevolmente ignorata. Un lavoro di cronaca capace comunque di fornire un valido supporto anche per la ricerca storica. La strategia della tensione viene infatti qui ricondotta, sulla base dei fatti oggettivi, alla sua essenza reale. Non semplice concatenazione di attentati e stragi, con una storia a sé per ciascun episodio come se il terrorismo avesse avuto più padri e diversi ispiratori (e per questa via fosse in definitiva quasi intellegibile), ma organico progetto politico di attacco e scardinamento delle istituzioni democratiche da parte della destra. Da Terza Posizione a Forza Nuova Anche l'attentato al Manifesto non viene in definitiva interpretato come il gesto isolato di uno squilibrato. Daniele Biacchessi nel ripercorrere la biografia di Andrea Insabato, condannato a 12 anni per tentata strage nel febbraio scorso (con il ri
Recensioni
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Il racconto di Biacchessi, giornalista investigativo di Radio 24, utilizzando soprattutto fonti processuali, affronta le ultime inchieste sul terrorismo di destra in Italia: il processo di piazza Fontana, le istruttorie sulla strage di piazza della Loggia a Brescia, lo stragismo dei Nar, fino alla bomba al "manifesto" di Andrea Insabato. La narrazione ha il fascino e l'agilità del buon reportage, che alterna alla descrizione degli eventi la ricostruzione delle piste investigative e dei depistaggi, nonché il ritratto biografico degli attori più importanti. Senza la pretesa di fornire nuove interpretazioni storiografiche, l'autore sottolinea come le recenti dichiarazioni di Carlo Digilio, di Vincenzo Vinciguerra e di Antonio Labruna abbiano reso meno oscure le trame nere del terrorismo eversivo, evidenziando in particolare due elementi: il ruolo fondamentale della struttura di Ordine nuovo, con cellule a Milano, Venezia e Padova, da un lato, e, dall'altro, il rapporto decisivo con le basi americane situate nel Nord-Est d'Italia. Ne emerge un quadro di ampio respiro, che inserisce le strategie eversive degli anni sessanta e settanta all'interno di una cornice più estesa: il conflitto internazionale Usa-Urss, la "guerra non ortodossa" al comunismo e le connesse "operazioni sporche", presentate come operazioni difensive. Utile l'appendice conclusiva, con l'elenco dei siti Internet dedicati alla documentazione del terrorismo nero in Italia.
Francesco Cassata
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