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Anno edizione: 2006
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Tranfaglia è uno dei più seri storici del fascismo che ci siano oggi in Italia. Sgombriamo quindi il campo da alcuni equivoci: le posizioni politiche e culturali del nostro sono notissime, quindi di subdolo non c'è proprio nulla; le conclusioni che espone in questo volume sono chiarissime, arrivano dopo un trentennio di studi e ricerche ricchissimi di argomentazioni: bollarle di ideologismo senza sforzarsi di entrare nel merito, questo sì che è ideologico; incomprensibili le accuse di "filocomunismo" vista la denuncia (capp. 2) dei ritardi della storiografia italiana di sinistra o il recepimento del giudizio sullo stalinismo formulato da uno storico non certo filocomunista come Bullock (pagg. 60-61); la parte su De Felice (uno che, lui sì, amava molto nascondere i propri orientamenti politici) è una delle più felici nell'evidenziare efficacemente le incongruenze che l'appiattimento sulle fonti spesso generava nella storiografia defeliciana. Certo perché il discorso risulti comprensibile bisogna aver letto De Felice. E veniamo alle note dolenti: non concordo sulla proposta di un modello generale di fascismo che includa il franchismo: qui pesa quello che è forse il limite più grave della storiografia tranfagliana, cioè il mancato recepimento delle novità apportate dal lavoro di Emilio Gentile. Mutatis mutandis lo stesso discorso si può fare per la sua interpretazione del ruolo e delle funzioni del PNF. Il difetto più grave è però strutturale: l'opera non è cioè né carne né pesce: troppo a macchie di leopardo per essere divulgativa ma troppo superficiale per essere scientifica (come ho detto però gli approfondimenti scientifici - altrove - ci sono: leggersi la bellissima Prima guerra e mondiale e il fascismo per trovarli). Consivisibilissimo il richiamo all'importanza dell'educazione civica a scuola; il voto però non può essere alto.
Pessimo davvero pessimo...un libro da evitare ! Scarno nei contenuti , confusionario al limite estremo e privo di obiettivita' storica !
CONTRO LE MODE REVISIONISTE (CHE SPESSO SONO SOLO APOLOGIE DI FASCISMO) FINALMENTE LO STUDIO DI UNO STORICO.
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