Johann Sebastian Bach (1685-1750): Passione secondo Giovanni BWV 245.
Un ascolto semplicemente imperdibile Il fatto che Johann Sebastian Bach abbia sottoposto nel corso degli anni la sua Passione secondo Giovanni a diverse revisioni ha spinto molti ensemble e direttori a chiedersi quale sia la versione migliore da eseguire. Per questa splendida registrazione che lo vede alla testa dello Stuttgarter Hymnus-Chorknaben e della Handel’s Company, Rainer Johannes Homburg ha deciso di presentare l’ultima versione, nella quale la brillante espressività dei primi anni trascorsi da Bach alla Thomaskirche di Lipsia va a braccetto con l’altissimo magistero strumentale e la sofisticata raffinatezza tonale della piena maturità, elementi che in questo modo Homburg può mettere in grande evidenza, eliminando gli inutili ripensamenti delle versioni intermedie. La ricchissima formazione del basso continuo – che comprende persino un controfagotto – ci spinge irresistibilmente a sederci in poltrona per ascoltare con la massima attenzione. Non perdetevi per nessuna ragione questa straordinaria esperienza d’ascolto e l’interpretazione vibrante e ispirata di questo eccellente coro tradizionale. La lieta novella Mentre la Passione secondo Matteo si concentra soprattutto sulle sofferenze umane di Gesù, nella Passione secondo Giovanni Cristo si presenta più che altro come il Redentore inviato da Dio per salvare l’umanità. Bach esprime fino in fondo gli aspetti drammatici di questa monumentale opera, la cui simmetria perfettamente bilanciata costituisce una geniale riflessione dell’architettura del Vangelo di Giovanni, dal coro iniziale «Herr unser Herrscher» al corale conclusivo «Dich will ich preisen ewiglich». Sotto questo aspetto, la narrazione delle sofferenze e della morte di Cristo – molto vicina alla visione di Martin Lutero – diventa un messaggio di lieta speranza per tutto il popolo cristiano. Un messaggio appassionante Bach esprime più volte i passi salienti di questo messaggio con strumenti speciali, come la viola d’amore, l’oboe da caccia, l’oboe d’amore e il liuto. Uno dei brani più commoventi della Passione secondo Giovanni è senza dubbio la toccante aria del contralto «Es ist vollbracht», che vede la viola da gamba esprimere con toni dolenti tutto lo strazio dell’anima. La scelta di utilizzare più volte il controfagotto fece sicuramente grande sensazione tra i contemporanei di Bach e oggi il suo morbido timbro grave arricchisce la linea del basso continuo di sonorità estremamente affascinanti. Da non perdere! L’espressivo Evangelista impersonato da Andreas Post conduce l’azione con un rapido passo drammatico, che tiene il pubblico con il fiato sospeso fino all’ultimo secondo. A questo bisogna ancora aggiungere il fatto che la straordinaria immagine sonora tridimensionale garantita da questo SACD multicanale ad alta risoluzione conferisce all’ascolto un incredibile realismo, consentendo a tutti di vivere un’esperienza umana di straordinaria elevatezza, che saprà sicuramente commuovere anche gli ascoltatori che non professano la fede luterana.
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