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Il piacere - Gabriele D'Annunzio - copertina

LIBRO

Il piacere

Name: piacere
Price: 9.50 EUR
Availability: InStock
Rating: 4,6 (14 reviews)
Author: Gabriele D'Annunzio
ISBN: 8804495987

di Gabriele D'Annunzio (Autore)

Mondadori, 2001

Recensioni: 5/5

(14)

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Dettagli

Autore:

Gabriele D'Annunzio

Editore:

Mondadori

Collana:

Oscar classici moderni

Edizione:

Anno edizione:

2001

Formato:

Tascabile

Pagine:

392 p.

EAN:

9788804495987

Valutazioni e recensioni

4,57/5

Recensioni: 5/5

(14)

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Giorgio Minucci 08 settembre 2023

Recensioni: 5/5

L'eroe decadente

Per il tempo in cui fu pubblicata, l'opera in questione è davvero rivoluzionaria rispetto ai canoni del Verismo. Romanzo di introspezione psicologica, ma non morale, gli ambienti, le opere d'arti, i palazzi storici di Roma sono protesi siboliche per descrivere il travaglio psichico, in primis quello di Andrea Sperelli. Erede di una nobiltà oramai indistinta nell'appiattente cielo democratico, e' pochi anni addietro il suffragio allargato, si contraddistingue per un approccio alla vita in cui la bellezza artistica e sensuale per lui è il sommo possesso mai ragiungibile, e da qui il suo tormento per un piacere che lo porta via via in un degradarsi della volontà a favore di un sensualismo sempre più lancinante. Innovazioni soprendenti sono la lunga sequenza temporale del flasback, il flusso di coscienza, l'anticipazione della memoria involontaria ripresa da Proust in maniera sistematica, ma non mancano neanche elementi freudiani in cui il dejà vu è l'espressione di un desiderio latente. L'attrazione per la seduttrice Elena Muti e le strategie per inoculare nella dolce Maria Ferres il germe di un'attrazione che la strappa gradualmente dai suoi valori celestiali creandole forti sensi di colpa che diventano sempre più lo stimolo per cadere nella trappola congeniata ad arte dal conte Sperrelli, al tempo stesso squarciano tutta la complessità interiore del protagonista, che con i suoi dubbi intellettualisticai e i suoi desideri irrefrenabili fanno di lui un uomo che dietro una corazza di stratega e di eloquenza sconvolgente dissimulatoria si logora in una ricerca forsennata del piacere mai paga, con allusioni anche al Leopardi e a Schopenhauer per cui l'esistenza è un pendolo che passa dal dolore alla noia attraverso momenti illusori di felicità. Ma lo Sperelli si aggrappa a queste illusioni, le fa carne della propria, al punto da trasporre in una donna ideale l'immagine di Elena e di Maria, degerando sempre più nella solitudine irredimbile. Un capolavoro che apre al 900.

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Massimo 16 giugno 2017

Recensioni: 5/5

Libro incommensurabile. La qualità letteraria dell' opera in questione è unica...per me è stato uno dei libri più intensi da leggere, insieme alla Recherche di M. Proust, poichè d'Annunzio raggiunge delle vette poetiche di esito straordinario.Ma ciò che più m' ha colpito moltissimo è stata la fantastica densità della narrazione, sebbene il libro conti solo 350 pagine circa, e l' introspezione psicologica adottata dall' Autore nel delineare i personaggi e i luoghi, le atmosfere, gli oggetti, che fungono sempre da specchio dell' anima dei protagonisti stessi. Infine, Elena Muti è a dir poco eccezionale...

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paolo 22 marzo 2016

Recensioni: 4/5

Bella descrizione della decadenza di un aristocratico dell'800 perdutosi nella depravazione e nei vizi del sesso.Intanto al posto di questa aristocrazia malata emerge la nuova borghesia composta da gente che guarda solo al profitto.Libro scritto benissimo che merita di essere letto.

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Gabriele D'Annunzio

1863, Pescara

Debuttò giovanissimo con la raccolta di versi Primo vere (1879), cui seguì nel 1882 Canto novo, nel quale è evidente l’imitazione di Carducci temperata da una già personale vena sensuale e naturalistica. A Roma, dove iniziò (ma non concluse) gli studi alla facoltà di lettere, D’Annunzio visse all’insegna della mondanità e dell’estetismo, sempre alla ricerca di nuove sensazioni in nome di un compiaciuto erotismo al quale sarebbe rimasto fedele sino alla fine con ossessive varianti. Dal decadentismo europeo assimilava, intanto, ideali di sensibilità e di raffinatezza e il gusto del tecnicismo formale: nacquero così, accanto ad alcune raccolte di versi, romanzi come Il piacere (1889), Giovanni Episcopo (1891)...

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