L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 1998
Anno edizione: 2014
Promo attive (0)
Nella carrozza semideserta di un treno che corre attraverso la campagna siede un uomo dalla grande testa calva, forte di torace e con un paio di gambette sottili su cui ricadono i calzini allentati di lana scarlatta a losanghe lilla. Il passeggero solitario altri non è che il professor Timofej Pavlovic Pnin, esule negli Stati Uniti e titolare di un corso di lingua russa all’Università di Waindell, in viaggio per recarsi a tenere una conferenza presso il circolo femminile di un’altra località della sterminata provincia americana. Ma il professor Pnin – tradito dalla sua passione per gli orari ferroviari, che lo ha indotto a ignorare ogni suggerimento e a elaborare personalmente il proprio itinerario – si trova sul treno sbagliato.
Comincia così, in modo emblematico, il ritratto ironico e affettuoso, esilarante e patetico di uno di quei personaggi che Nabokov sa disegnare con arte insuperata: un buffo émigré caparbiamente determinato a ricercare l’impossibile adattamento a un’altra civiltà, in lotta impari con un mondo in cui tutto – lingua, ambiente, gli oggetti stessi – pare rivoltarglisi contro. Perde tutte le sue battaglie, Pnin: con l’ex moglie Liza, ormai inesorabilmente «americana»; con il figlio Victor, nel cui personalissimo e un po’ lunare universo non riesce a far breccia; con le beghe e mene e manovre accademiche del campus, dalle quali uscirà sopraffatto; persino con la piccola comunità dei suoi compatrioti, chiusa nelle proprie diatribe meschine e nel disperato tentativo di reiterare un passato irripetibile. Anche Pnin si rifugia talvolta, oniricamente, in quel passato: e sono pagine mirabili, affidate a una gamma di intonazioni che trascorre dalla pura comicità alla malinconia.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Rettifico la precedente recensione, dopo attenta rilettura, (ricordavo male), la componente spettrale è si presente, ma decisamente marginale, Pnin in certe condizioni di stress, rivede o pensa di rivedere i suoi morti, per la verità in due o tre occasioni, fermo restando la grande qualità descrittiva e spiritica, ma per l'appunto il fenomeno psichico percepito dal povero Pnin si manifesta raramente. Il romanzo a lungo andare risulta un pò dispersivo, la narrazione pura viene spesso interrotta da descrizioni e speculazioni non sempre funzionali allo spirito dell'opera, ma in ogni modo, anche un romanzo minore di Nabokov, è sempre un'esperienza letteraria che vale la pena di affrontare.
Pnin non è affatto un romanzo minore del sommo Nabokov. Una deliziosa tragicommedia adornata di sublime grottesco e surreale, con alcuni picchi di notevole spettralita', da far impallidire i professionisti delle storie di fantasmi.
Tornare a leggere Nabokov dopo tantissimi anni da Lolita, è affascinante e regala attimi piacevoli, anche se lascia sempre un briciolo di malinconia. Basandosi anche sulla sua vita, Nabokov racconta di Pnin, che potrebbe anche essere una sorta di alter-ego dell'autore. Pnin è un emigré che dalla Russia giunge in America ad insegnare al college, ma non riesce ad adattarsi alla nuova vita, alla lingua e alla scuola con le sue regole. Oltre a tutti questi problemi, anche la sua vita privata comincia a crollare: litiga furiosamente con l'ex moglie, non riesce ad allacciare un dialogo e un rapporto con il figlio e anche con gli altri compatrioti le cose non proseguono nel modo giusto. Per questa ragione decide di rifugiarsi nel passato, per capire meglio se stesso e sono pagine di una bellezza e una storia uniche. Nabokov trascina il lettore nel mondo, nella vita di Pnin, mostrandoci il suo vuoto, il suo isolamento perché tutti nella vita ci siamo sentiti esuli e stranieri, incapaci di lottare contro la sorte e il destino beffardo
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore