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Poesie - Gabriele D'Annunzio - copertina
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Descrizione


Voce controversa dell'Italia nuova, figura eminente del panorama letterario europeo, d'Annunzio deve essere ancora interrogato. Nell'alchimia dei suoi versi, infatti, la moderna esperienza del Simbolismo europeo si incontra con Dante e dà vita a un'antropologia poetica in grado di rilanciare il "sogno oscuro" delle leggende originarie. Così la sua memoria prodigiosa di simboli e miti riesce, negli anni segnati dall'avvento traumatico della società di massa, a oltrepassare l'alternativa fra cultura alta e cultura popolare e a porsi come momento non eludibile della nostra storia letteraria. Questa raccolta, affiancando testi dispersi e rari ai componimenti più noti, invita a una riconsiderazione dell'avventura poetica dannunziana nel suo significato molteplice ma intimamente unitario.
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Dettagli

2011
Tascabile
6 aprile 2011
XLVII-610 p., Brossura
9788817028813

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L.d.
Recensioni: 4/5

Da amante di D'annunzio non potevo, oltre alla prosa, possedere e leggerne la poesia. Un altro lato dell'autore allo stesso modo meraviglioso, che sa colpire e avvolgere il lettore tra le emozioni e i sentimenti, che siano positivi o negativi, senza mai stancare.

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AMALIA
Recensioni: 5/5

Gabriele d'Annunzio era ed è ancora oggi il massimo esempio di scrittore e personaggio poliedrico e libero da ogni vincolo, fedele unicamente a se stesso. Un personaggio scandaloso ed elegante, un personaggio amato e criticato, parodiato perché sentito troppo distante da raggiungere. L'ultimo vate in grado di sublimare una realtà che ben presto diverrà anche per lui amara e deludente, negli anni del periodo cosiddetto estetismo e del mito del panismo, sviluppa e si dipana la sua produzione poetica, una produzione elegante e ricercata, una poesia quasi musicale. D'Annunzio è creatore di cose e parole, e con lui ogni aspetto diventa lirico e descrivibile. Le sue poesie sono da leggere senza pregiudizi e senza intenzioni dissacranti, sono da assaporare intensamente. BUR ne da un assaggio in questa edizione che ne raccoglie molte. Consigliato a chi ha la voglia e l'intenzione di leggere della Bellezza, della Natura e della vita. Versi che fanno bene all'Anima e che creano un filo di intesa con l'autore stesso

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Gabriele D'Annunzio

1863, Pescara

Debuttò giovanissimo con la raccolta di versi Primo vere (1879), cui seguì nel 1882 Canto novo, nel quale è evidente l’imitazione di Carducci temperata da una già personale vena sensuale e naturalistica. A Roma, dove iniziò (ma non concluse) gli studi alla facoltà di lettere, D’Annunzio visse all’insegna della mondanità e dell’estetismo, sempre alla ricerca di nuove sensazioni in nome di un compiaciuto erotismo al quale sarebbe rimasto fedele sino alla fine con ossessive varianti. Dal decadentismo europeo assimilava, intanto, ideali di sensibilità e di raffinatezza e il gusto del tecnicismo formale: nacquero così, accanto ad alcune raccolte di versi, romanzi come Il piacere (1889), Giovanni Episcopo (1891)...

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