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Recensioni Una politica estera per la sinistra

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Un tempo la politica estera, per le persone di sinistra, era relativamente semplice. Le persone di sinistra erano per l’abbattimento del capitalismo e per la sua sostituzione con un’economia pianificata centralmente. Erano a favore degli operai contro gli interessi finanziari e a favore dei popoli colonizzati contro i poteri imperiali

«Addio comunismo e futura umanità: ma allora a cosa serve quella che un tempo fu l'Internazionale? Il politologo della Rivoluzione dei santi un'idea ce l'ha, e la svela nel nuovo libro: ripartire da solidarietà e mobilitazione. E, udite udite, dallo Stato.»Robinson

Oggi il capitalismo neoliberale sta trionfando e il movimento operaio è in declino. I movimenti di liberazione nazionale hanno prodotto nuove oppressioni. Una politica anti-imperialista applicata meccanicamente può trasformare le persone di sinistra in apologeti di gruppi moralmente aberranti. Secondo Michael Walzer, la sinistra non può più assumere posizioni automatiche, ma deve procedere da principi morali chiaramente articolati. Le persone di sinistra dovrebbero pensare alla scena internazionale – all’intervento umanitario e al governo mondiale, alla disuguaglianza globale e all’estremismo religioso – alla luce di un insieme coerente di valori politici di fondo.)
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