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Ramesh, un bambino povero che vive in India, lotta contro chi vorrebbe impedirgli l’accesso al pozzo di acqua potabile.“L’acqua è un bene troppo importante per dividerlo con tutti!” dicono i ricchi. Tra avventure drammatiche e nello stesso tempo divertenti, il lettore potrà comprendere sia gli aspetti scientifici, sia gli aspetti ecologici di una delle sostanze fondamentali presenti sul nostro pianeta.Un racconto per conoscere l’acqua, la sua natura, la sua importanza. Chiamata “oro blu” per quanto è preziosa, l’acqua ha permesso che sulla Terra si formasse la vita.L’autorePaola Valente vive nella provincia di Vicenza e insegna nella Scuola Primaria. È editor della collana Il Mulino a Vento.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Ho letto questolibro insieme a mio figlio e tutti e due ci siamo innamorati della storia. Ambientato nell'India contemporanea, il racconto, pur trattando un tema serio e drammaticocome la difficoltàdi approvvigionamento dell'acqua potabile, é avventuroso, colmo di colpi di scena, appassionante. I dalit sono gli intoccabili, fanno parte della casta indiana umiliata e negletta. I due bambini dalit, una femmina e un maschio, abitano in un villaggio dove bere e lavarsi è quasi impossibile. Il loro problema è legato all'ignoranza, l'impossibilità di reagire per mancanza di strumenti. Una donna anziana, misteriosa e ironica, che abita in un cimitero, li aiuta a reagire perché "nessun dio scenderà sulla terra per scavare il vostro pozzo". Il linguaggio scorrevole e preciso, con termini ben studiati, permette l'arricchimento linguistico dei giovani lettori. Consiglio vivamente il libro a tutti i bambini dagli otto anni in su, perché possano imparare divertendosi e riflettendo sul bene più prezioso del pianeta.
Consigliato tra le letture a scuola, lo abbiamo acquistato e letto con attenzione. Interessanti ed utili al ripasso gli inserti di carattere scientifico sull’elemento dell’acqua, che sarebbe il tema centrale su cui è incentrata la vicenda narrata nel libro. La storia è ambientata in luoghi in cui l’acqua essendo carente risulta anche un bene prezioso ed ambito da tutti per sopravvivere. Il piccolo lettore ha l’occasione di apprendere qualcosa su culture e civiltà diverse dalla nostra oltre ad imparare (o a ripassare) anche qualche nozione scientifica riguardante l’elemento naturale dell’acqua, filo conduttore di tutto il libro dall’inizio alla fine. La storia narrata, in se stessa, potrebbe, a mio parere, anche essere meno prolissa nel suo svolgimento tenendo conto che a volte vengono dati per scontati alcuni vocaboli o particolarità della cultura indiana che ai lettori più piccoli possono risultare difficili e strani non capendone appieno il significato a scapito del coinvolgimento e dell’attenzione che invece la trama meriterebbe.
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