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Anno edizione: 2021
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Dall'Inghilterra alla Spagna musulmana, dalla Sicilia a Gerusalemme e oltre, fino a Costantinopoli, in un susseguirsi di battaglie navali e assedi, prestigiosi incontri con re e imperatori e violenti scontri con nemici musulmani ma anche all'occorrenza cristiani. Come le saghe islandesi affermano «si dice che dalla Norvegia non è stato intrapreso nessun viaggio più famoso di quello compiuto da re Sigurd».
«Un crociato sui generis, Sigurd: figlio di un mondo lontano, la cui storia, grazie a questo libro, arricchisce la nostra percezione di un Mediterraneo medievale che fu più ricco e vasto di quanto in genere si immagini» - Amedeo Feniello, la Lettura
Il re norvegese Sigurd Magnússon è stato il primo sovrano cristiano a visitare la Terrasanta dopo la conquista crociata di Gerusalemme. E la sua storia è unica nel panorama delle crociate medievali proprio per la sua provenienza: uno scandinavo, signore di un regno lontano in cui il cristianesimo si era affermato da appena un secolo. Un viaggio straordinario: dall'Inghilterra alla Spagna musulmana, dalla Sicilia a Gerusalemme e oltre, fino a Costantinopoli, in un susseguirsi di battaglie navali e assedi, prestigiosi incontri con re e imperatori e violenti scontri con nemici musulmani ma anche, all'occorrenza, cristiani. Un periplo del mondo allora conosciuto che, in cinque anni (1107-1111), condusse sessanta navi dagli estremi confini della terra fino al cuore della cristianità e da qui nuovamente in patria. Uno degli episodi meno conosciuti e più affascinanti della grande storia delle crociate che unisce ai tratti tipici delle scorrerie vichinghe (desiderio di avventura, di fama e di ricchezze) quella tensione spirituale di cui è permeata tutta l'epoca, e che farà guadagnare al suo giovane protagonista fama imperitura.
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«Canto l'arme pietose e 'l capitano che 'l gran sepolcro liberò di Cristo. Molto egli oprò co 'l senno e con la mano, molto soffrí nel glorioso acquisto...» Così il Tasso nella protasi della “Gerusalemme Liberata” a presentazione di Goffredo di Buglione che, con il fratello Baldovino, Raimondo di Tolosa, Boemondo di Taranto, Tancredi d'Altavilla e Stefano di Blois, fu uno dei nobili cattolici che parteciparono alla prima Crociata. Nessuno di loro, tuttavia, era re e, se furono molti i sovrani che presero parte alle spedizioni successive (Luigi VII di Francia, Filippo Augusto, Federico Barbarossa, Riccardo Cuor di Leone e Luigi IX il Santo fra gli altri), è pur vero che il primo a raggiungere le terre di Outremer fu il meno celebre Sigurðr Magnússon, signore di un regno lontano, la Norvegia, dove il cristianesimo si era affermato da appena un secolo. Questi salpò nel 1107 da Bergen con una flotta di sessanta navi, svernò in Inghilterra, raggiunse la Spagna cristiana (Galizia) e quella musulmana (al-Andalus), dove espugnò alcune cittá costiere, fra cui Lisbona. Superata Gibilterra seguì la ‘rotta delle isole’, vincendo tre battaglie a Formentera, Minorca e Ibiza e, dopo una sosta alla corte normanna di Sicilia, giunse infine in Terrasanta, accoltovi da Baldovino I, con il quale conquistò Sidone, guadagnando altresì l'appellativo di Jórsalafari («Gerosilimitano»). Riacquistato il mare il norvegese fece rotta verso Costantinopoli (Miklagarðr in norreno), dove fu ospite del basileus Alessio I Comneno, per proseguire quindi via terra alla volta della Norvegia, che raggiunse nel 1111, dopo aver attraversato Bulgaria, Ungheria, Germania e Danimarca. Un episodio meno conosciuto di storia medievale che valeva la pena di un approfondimento e che, districandosi fra le intricate e problematiche fonti scandinave (poemi scaldici, saghe islandesi, «sinottici norvegesi»), il ricercatore Francesco d'Angelo sa ricostruire con sagacia, perizia, acribia e passione da studioso di vaglia.
Questo interessante saggio fa conoscere un evento sconosciuto ai più: il viaggio dei norvegesi di re Sigurd per raggiungere Gerusalemme ed i luoghi sacri che videro gli eventi e la vita di Gesù. Il primo dei re cristiani a farsi crociato fu proprio il vichingo diciottenne Sigurd, che organizzò una flotta di sessanta navi e circa 5.000 guerrieri vichinghi per recarsi in pellegrinaggio in Palestina, retta da pochi decenni dai vittoriosi partecipanti alla prima crociata. L’autore ripercorre i numerosi eventi del viaggio, gli scontri armati in Galizia, a Lisbona ed alle Baleari, le soste presso la corte del re d’Inghilterra e del re di Sicilia, l’accoglienza del re di Gerusalemme e dell’imperatore di Costantinopoli, la partecipazione all’assedio ed alla conquista della città di Sidone, fino a rientro di Sigurd in patria, via terra, dopo quattro anni dalla partenza. Il libro è una vera sorpresa per gli appassionati di storia, che lo apprezzeranno molto
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