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scheda di Politi, P., L'Indice 1995, n. 8
I Fogli di Informazione presentano un tragico volumetto - tragico non è un'iperbole - che, agli albori della società multirazziale del terzo millennio, ricorda una delle pagine più oscure della psichiatria, quella relativa alla connivenza fra cattedratici, clinici, psicopatologi germanici e quanti si preoccupavano, nella stessa nazione, di "ripulire" l'umanità. Certo, i circa centomila malati di mente sterminati a causa del loro soffrire sono poca cosa rispetto ai sei milioni di martiri della Shoah. Così come la deportazione dei ricoverati ebrei dall'ospedale psichiatrico di Trieste è forse solo un episodio minore dell'"eutanasia selvaggia" nazista. Ma è importante che gli psichiatri conoscano e non dimentichino la loro storia. Chissà come, ma queste pagine me ne hanno riportate alla mente altre, che non dimenticherò tanto facilmente: i diari clinici dei pazienti sottoposti, in fondo non molti anni fa, a lobotomia frontale. Non a Brandeburg, Grafeneck, Hadamar, Hartheim, Sonnestein. A Milano, Italia. E in molti altri centri "evoluti".
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