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Ho acquistato questo volume convinta da un video sfogo che l'autrice ha fatto su Youtube. In questo video si lamentava della mancanza di acquisto da parte dei suoi fan e dei problemi economici che da questo può derivare. Mi dispiaceva, visto il brutto periodo in cui siamo, e così le ho dato una possibilità. Come si è capito dal voto, ho gettato i miei soldi al vento. Partiamo dalla sceneggiatura. Io leggo tantissimi libri e fumetti, per cui è la parte che mi preme di più. I dialoghi sono assurdi (così come molte scene, al limite del fantastico). La protagonista è una moralista persa (la sua di morale, intendiamoci chiaro, che non coincide con la mia o con quella di qualsiasi altro), gli altri personaggi, pure loro moralisti.. Insomma, tutti si fanno la morale a vicenda, poi si giudicano e poi altre lagne e così per tutto il volume. É una noia mortale, tutte quelle filosofie gettate li senza un criterio narrativo rende solo pesante il fumetto, la narrazione non è fluida per niente e più di una volta sono stata tentata di saltare l'ennesimo pippone che qualsiasi personaggio aveva da dire in quel contesto. E sono davvero un sacco di pipponi, eh. La protagonista è a dir poco odiosa e insensata. Pure la tizia del Milkshop di cui non ricordo mai il nome, la trovo gettata li come personaggio senza un motivo logico. Un piccolo appunto a questo Milkshop che vedo ovunque, in quasi ogni tavola: Magliette, cartelloni, buste di plastica, dialoghi. Se non lo mette in qualche maniera, l'autrice non è contenta. Ad un certo punto, questo fumetto mi è sembrato più una pubblicità al milkshop che altro. Alla lunga stanca, quasi lo detesti. Ce ne sarebbe altro da dire sulla sceneggiatura, ma uscirebbe una cosa molto lunga. Quindi passiamo alle tavole. In questo primo volume sono di una confusione che ho faticato a capire quale balloon si leggesse prima. Enormi balloon. Alcune pagine sono così fitte di dialogo che mi ha angosciato (sempre moralisti, ovviamente). Le sequenze sono stati
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