L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Altre offerte vendute e spedite dai nostri venditori
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Questo non è un libro d'occasione. Essendo una raccolta di contributi di filosofi, il fatto colpisce ancor di più. In non pochi casi, vedasi Stefano Petrucciani, si evitano verbalismi fumosi e onanismi concettuali. Un certo pluralismo di approcci e valutazioni è garantito, prendendo in considerazione persino aspetti e interpretazioni del '68 a destra, con il saggio di Eugenio Negro dedicato alla "nuova destra" di Marco Tarchi. Ma il volume merita senz'altro di rientrare fra i pochi studi validi sulla contestazione, sulle sue premesse ideologiche e certe sue conseguenze sul piano della filosofia politica e sociale europea, grazie al confronto fra Costanzo Preve e Augusto Illuminati. Quest'ultimo sostiene che il '68, come ciclo lungo di lotte, ha messo in discussione l'intero assetto strutturale italiano, lasciando tracce visibili nella presente instabilità. Preve sostiene invece che il "nuovo" del '68 è stato un "vecchio" potenziato e consolidato: capitalismo liberalizzato, flessibile e precario. Con l'aggiunta di una "minestra filosofica" fatta di frammenti di operaismo, spinozismo anti-hegeliano, materialismo e "antropologia anarcoide-demenziale alla Deleuze". Un aspetto del libro che colpisce in negativo è il fatto che le riflessioni più originali, anticonformiste e penetranti provengano da coloro che nel '68 erano già intellettuali maturi, mentre i curatori del volume, poco più che trentenni nel 2008, indugiano su autori e correnti che già all'epoca conducevano in nessun luogo se non quello della dissoluzione di sé e degli altri. Le pagine su Tronti, Foucault, Deleuze o Badiou rendono bene l'idea del perché il '68 è fallito e del perché il '68 ha vinto: se un pensiero corteggia il fallimento, il crollo di ogni certezza sarà quindi il segno di un matrimonio filosofico consumato.
Danilo Breschi
L'articolo è stato aggiunto al carrello
Le schede prodotto sono aggiornate in conformità al Regolamento UE 988/2023. Laddove ci fossero taluni dati non disponibili per ragioni indipendenti da IBS, vi informiamo che stiamo compiendo ogni ragionevole sforzo per inserirli. Vi invitiamo a controllare periodicamente il sito www.ibs.it per eventuali novità e aggiornamenti.
Per le vendite di prodotti da terze parti, ciascun venditore si assume la piena e diretta responsabilità per la commercializzazione del prodotto e per la sua conformità al Regolamento UE 988/2023, nonché alle normative nazionali ed europee vigenti.
Per informazioni sulla sicurezza dei prodotti, contattare complianceDSA@feltrinelli.it
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore